Sfumato il tecnico romano, che rimarrà fedele all’impegno con il club giallorosso, è partito il casting per il successore di Spalletti: tutti i nomi
L’Italia esce con le ossa rotte da questa ultima finestra dedicata alle nazionali. La vittoria con la Moldavia non serve a lenire le ferite per lo 0-3 di Oslo, anzi se possibile aumenta i problemi visto che serviva assolutamente una goleada o qualcosa di simile. Anche per ‘approfittare’ dell’1-0 della Norvegia, di misura in casa dell’Estonia. Invece nella partita più semplice del girone, almeno sulla carta, arrivano solo due reti e pure a fatica dopo essere andati in svantaggio, graziati dal Var, e poi rischiato parecchio.

Dopo l’esonero di Spalletti è partito il toto-ct, anche se Gravina da subito ha avuto ben chiaro il nome: Claudio Ranieri. Dopo ore di riflessione e di valutazioni, alla fine il tecnico di San Saba, in questo momento senior advisor della Roma, ha ufficializzato la sua decisione di declinare la proposta del presidente della Figc. Che quindi si trova senza ct e in una situazione di classifica complicatissima che rischia di compromettere seriamente la partecipazione ai prossimi Mondiali. Di nuovo. È iniziata la caccia, il casting.
Ad ora Stefano Pioli è il nome più spendibile e credibile, era ed è l’alternativa principale a Ranieri. Da quanto ci risulta in questo senso le acque si stanno smuovendo, su una doppia linea: Figc-Pioli e Pioli-Al Nassr. L’ex Milan ha una clausola con cui può liberarsi, ma lo farebbe eventualmente da luglio per motivi fiscali. Per sua fortuna, almeno per ora, il tempo è dalla sua parte visto che ora i calciatori sono in vacanza (o negli USA) e la prossima gara, Italia-Estonia a Bergamo, è prevista a settembre. Va sottolineato anche che sul tecnico dell’Al-Nassr c’era e soprattutto c’è già la Fiorentina, con cui i discorsi sono già avanzati. È un’altra variabile da valutare con attenzione. Nulla è ancora deciso, ma contatti e sondaggi sono partiti.
Italia, nuovo CT: De Rossi e gli altri outsider
C’è poi l’ipotesi Roberto Mancini, che come vi abbiamo raccontato si sta proponendo – pubblicamente e non – e tornerebbe anche abbastanza volentieri. Il punto è che non si è lasciato benissimo con Gravina, qualche ruggine andrebbe sistemata e chiarita. Se non dovesse decollare definitivamente la pista che porta a Pioli, per il quale c’è una corrente piuttosto forte a spingere, può sperare, anche un po’ per mancanza di alternative. Per il momento, l’ipotesi è da considerare complicata ma non totalmente da escludere.

Così come un eventuale outsider, ovvero un campione del mondo del 2006. Il primo nome sarebbe Daniele De Rossi: rapporto e legame profondo con tutto il Club Italia (ha vinto anche l’Europeo nello staff di Mancini), simbolo della Nazionale e finito anche sul taccuino di diverse squadre di Serie A, con un futuro che può definirsi nelle prossime ore. Sarebbe un rischio, per entrambi, vista la pochissima esperienza ma è un profilo che va tenuto in considerazione. Ci crede, ad esempio, il giornalista Stefano Salandin, per cui la candidatura dell’ex romanista starebbe prendendo particolare forza.
De Rossi. #Italia
— stefano salandin (@SalandinS) June 10, 2025
Tra gli altri nomi ci sono Gennaro Gattuso (fresco d’addio con l’Hajduk Spalato e da non sottovalutare) e, più indietro, Fabio Cannavaro.