Massimiliano Allegri torna dopo 11 anni al Milan e ruba subito un obiettivo di mercato della Juventus
Il Milan riparte da Massimiliano Allegri. Undici anni dopo il tecnico prova a rimettersi in pista laddove ha vinto il suo primo Scudetto da allenatore. Era sicuramente un’altra rosa, un’altra epoca. La squadra bianconera non era minimamente paragonabile a quella allenata qualche anno più tardi, dopo aver raccolto l’eredità di Antonio Conte.

Il mister toscano è pronto per la sua nuova avventura e ha già dato dei suggerimenti ad Igli Tare su quali profili seguire per l’estate. Spunta persino un calciatore che fino a qualche settimana fa è stato obiettivo della Juventus.
Allegri punta Araujo, ma il Barcellona alza il muro
I media spagnoli hanno appreso dell’interesse del Milan e di Max Allegri per Ronald Araujo, difensore del Barcellona. Il centrale uruguaiano è stato ad un passo dalla Juventus già a gennaio. Affare poi sfumato, ma resta nei database dei top club di Serie A. C’è però un grosso ostacolo da superare. Anzi due.

Il primo è un ostacolo economico. Il costo del cartellino di Araujo è altissimo. Solo per 60 milioni di euro il Barcellona potrebbe lasciarlo partire. El Nacional, portale catalano, sottolinea persino che Hansi Flick abbia blindato il suo difensore ventiseienne: non deve muoversi, è centrale nel progetto dei blaugrana.
Il Milan dovrebbe fare una pressione importante sul giocatore e sull’entourage per ammorbidire la presa di posizione del club. Resta però insormontabile per un club che non gioca le coppe europee il costo elevato del cartellino. Araujo è forte anche del contratto a lunga permanenza con il Barcellona, che supera persino il 2030 e a più riprese ha confermato la sua volontà a restare.
Dunque, niente Juventus ma anche niente Milan. Servirebbe un’opera di convincimento maestosa per far cambiare idea al ragazzo, a mister Flick e alla società blaugrana. Nel frattempo, la società rossonera comincia la sua rivoluzione interna. Sarà un mercato scoppiettante e sarà necessario capire quale sarà il destino dei top player, in una stagione che si preavvisa senza coppe europee.