È ancora caos per i diritti televisivi dopo settimane di confronti: ecco la sentenza che può cambiare le sorti del calcio
I diritti televisivi del calcio sono un problema, o lo sono stati. In Italia, certamente, in cui a vincere la gara fino al 2029 è stata ancora una volta Dazn, per il nuovissimo Mondiale per club, che prenderà il via, con Inter e Juventus, a giugno negli Stati Uniti – e qua, in pole per la vittoria, ci dovrebbe essere Apple TV+ -, ma soprattutto in Francia.
Sono ormai giorni che nel Paese che sta ospitando i Giochi olimpici il caos che riguarda la trasmissione delle nove partite della Ligue 1 non trova una soluzione. O, per lo meno, non l’ha trovata per tutte le sfide. Secondo quanto ha riferito L’Equipe, infatti, la piattaforma di streaming che permette la visione delle gare di Serie A consentirà anche ai cugini d’Oltralpe di gustarsi il campionato maggiore, ma non per tutti gli incontri.
L’accordo siglato con la Lfp, la Ligue de Football Professionnel, prevede che fino al 2029 saranno solo otto le partite che verranno trasmesse da Dazn, che si è aggiudicata l’asta per un importo medio annuo di 400 milioni di euro (350 milioni il primo anno, 450 milioni l’ultimo, e pure con la clausola di uscita dopo due anni se non verrà raggiunta la soglia di 1,5 milioni di abbonati.
Diritti televisivi in Francia, Dazn si aggiudica solo 8 delle 9 partite: caos per l’ultima sfida della Ligue 1
Al netto del fatto che nel 2026 la Lega francese potrebbe ritrovarsi di fronte allo stesso problema, uno c’è ancora, dicevamo: la trasmissione dell’ultima partita. Sempre secondo il quotidiano sportivo francese, non è stata ancora accolta la proposta di beIN Sports, candidata con un’offerta da 100 milioni ma dai contorni difficili da definire e che sollevano anche dei dubbi.
Per raggiungere la cifra, infatti, l’emittente qatariota prevede il pagamento dei diritti televisivi, ma anche un contributo fornito dagli sponsor del Qatar in favore dei club, in una proporzione dell’80% per quanto riguarda i diritti tv e sponsorizzazione per il 20%, un’opzione che non sarebbe così facile da aggiungere.
Non solo, beIN Sports spera anche di poter recedere dal contratto dopo tre anni, anche se Dazn dovesse decidere di proseguire oltre, ed è soprattutto questo che convince la Lega, motivo per il quale le discussioni proseguono e i problemi anche, senza tregua.