Non si può continuare, partita sospesa: cosa è successo

L’arbitro non può fare altro che sospendere la partita: in campo si scatena il caso, cosa è successo

Partita sospesa e sconfitta a tavolino. L’esito non può essere questo per quanto accaduto in campo.

Arbitro aggredito: partita sospesa
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Siamo nel Girone A del campionato di Terza Categoria di Cuneo e precisamente durante la gara tra Auxilium Cuneo e Castellettese: la partita è sul risultato di 1-2 per gli ospiti quando l’arbitro è costretto a fischiare la fine del match anzitempo. Succede tutto al 18′ del secondo tempo quando il direttore di gara estrae il secondo giallo per un calciatore della squadra di casa: questi, dopo il rosso, colpisce con il pallone sul naso l’arbitro “causandogli alcuni istanti di stato confusionale con caduta a terra e dolore al naso”, come riportato nel comunicato del giudice sportivo.

Quindi l’arbitro, non essendo più nelle condizioni di continuare il match fischiava la fine dello stesso e cercare di dirigersi negli spogliatoi. Prima di entrare però l’allenatore dell’Auxilium Cuneo gli intimava di riprendere il match.

Terza Categoria, arbitro colpito al naso: sospensione e 0-3 a tavolino

Una volta entrato nello spogliatoio, stando al comunicato del giudice sportivo, il direttore di gara si accorgeva di stare sanguinando dal naso e chiedeva del ghiaccio alla squadra ospite. Intanto fuori dall’impianto si era formata una folla di tifosi di entrambe le squadre che discutevano animatamente.

Partita sospesa: arbitro in fuga
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Così, per evitare i problemi, i Carabinieri facevano uscire l’arbitro da un’uscita di sicurezza secondaria, accompagnato dal presidente della squadra di casa che porgeva le proprie scuse. L’arbitro, lasciato lo stadio a bordo di una gazzella dei carabinieri, decideva di non recarsi in ospedale in quanto le sue condizioni erano migliorate.

In  virtù di quanto accaduto, oltre allo 0-3 a tavolino a favore della Castellettese, il giudice sportivo ha squalificato il calciatore espulso dell’Auxilium Cuneo fino al 30 giugno 2026 e l’allenatore della stessa squadra fino al 30 giugno di quest’anno.

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