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Violenta aggressione, addio immediato: il calciatore lascia squadra e città

Una violenta aggressione ha provocato l’addio immediato del calciatore: ha deciso di lasciare subito la squadra e la città

Il calcio italiano sta cercando di crescere e lo dimostra anche il ranking, che con ogni probabilità permetterà a cinque squadre di Serie A di qualificarsi per la prossima Champions League – potrebbero essere anche di più, ma dipende dalle coppe europee.

Violenta aggressione, il portiere lascia la città
US Bitonto in campo (Foto Bitonto) – calciomercato.it

Il movimento andrà avanti, nonostante molti soldi in meno rispetto agli inglesi, per esempio, e grazie a consapevolezze tattiche molto importanti, che ci caratterizzano praticamente da sempre. Uno dei principali problemi da fronteggiare per riuscire a migliorare, però, è la violenza. E non stiamo parlando dell’agonismo che permette ai club di vincere le partite, quanto di aggressioni verbali e fisiche che sono totalmente da condannare.

Nelle serie minori, il fenomeno è ancora più ampio e lo dimostra anche quanto successo nelle fila dell’US Bitonto. Stiamo parlando di un club del girone H di Serie D, che negli ultimi giorni è stata sconvolto da quanto accaduto a un suo tesserato. Il nome del calciatore vittima di bruttissimo episodio è Assane Diame, portiere di 20 anni.

Viene aggredito e decide di lasciare la città: Serie D sotto shock

Dopo la trasferta di Rotonda, una decina di persone con il volto coperto sono riuscite a salire sul pullman del Bitonto e se la sono presa con i calciatori della squadra. Uno dei più colpiti è stato proprio Diame, che si era reso protagonista di un brutto errore in occasione del primo gol del club di casa.

Violenta aggressione, il portiere lascia la città
Assane Diame (Facebook) – calciomercato.it

Il clima non era proprio nei migliori, insomma, e l’episodio di violenza ha subito lasciato il segno sul giovane ragazzo senegalese, che ha scelto, ancora sotto shock, di lasciare la squadra e la città, almeno secondo quanto riporta la ‘Gazzetta del Mezzogiorno’. Quindi, al momento non si trova più a Bitonto e non si sa se tornerà mai. Di certo, a dispetto degli errori, certi episodi sono totalmente da condannare e rappresentano il male del calcio italiano.

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