Sentenza confermata: 320 milioni, ora Zhang è davvero nei guai

È un momentaccio per l’Inter. Dal caso Acerbi a Zhang: la Corte d’Appello di Milano ha accolto la richiesta presentata da China Construction Bank Asia Corporation

Nonostante lo Scudetto sia a un passo, questo per l’Inter non è il momento dei sorrisi. Dopo l’uscita dalla Champions, per certi versi inaspettata e senz’altro dolorosa, i nerazzurri sono stati travolti dal ‘caso’ Acerbi, ascoltato stamane dalla Procura in merito alle accuse di insulto razziste di Juan Jesus. Poi ci sono le incertezze sul futuro societario, con Zhang che punta a rimanere al comando ma che ancora non ha trovato un accordo per il riscadenziamento del prestito.

Confermata la condanna a Zhang: 320 milioni
Steven Zhang (LaPresse) – calciomercato.it

E a proposito del presidente interista, come riporta ‘Repubblica.it’ la Corte d’Appello di Milano ha accolto la richiesta presentata da China Construction Bank Asia Corporation, confermando la sentenza emessa dal Tribunale di Hong Kong sulla vertenza riguardante i 320 milioni di euro non restituiti dal numero uno dell’Inter.

In sostanza la CCBA ha ottenuto che la condanna inflitta a Zhang ad Hong Kong nel luglio 2022, successivamente confermata a settembre dello stesso anno, diventi esecutiva anche in Italia.

Zhang sarà così chiamato a restituire 255 milioni di dollari più gli interessi maturati. Un totale di circa 320 milioni. La Corte d’Appello ha respinto le obiezioni della difesa, che parlava di “macroscopiche anomalie”, come riportato da ‘calcioefinanza.it’. La stessa ha ritenuto sufficiente la presenza di Zhang a Milano (dove manca da oltre sei mesi), in quanto presidente dell’Inter, visto che i creditori non avevano fornito indicazioni sui beni da aggredire, né sulla loro ubicazione.

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