PAGELLONE CALCIOMERCATO: alla Roma il voto più alto, Juve tra presente e futuro. Lazio bocciata

Si è conclusa la sessione invernale del calciomercato 2023/2024: ecco le pagelle di tutte le squadre della Serie A

Si è appena chiusa a finestra invernale di calciomercato in Serie A: dalla Juventus che ha pensato a presente e futuro, ai botti finali della Roma, passando per il tentativo di raddrizzare la stagione del Napoli. L’Inter si puntella con Buchanan, mentre Empoli, Salernitana Genoa e Frosinone si muovono per la salvezza. Bene il Monza.

Il pagellone di calciomercato
Il pagellone di calciomercato

ATALANTA 6 – Non aveva grandi movimenti da fare la società orobica, ma si è comunque mossa prelevando dal Verona due prospetti interessanti come il difensore Hien e l’attaccante Diao. In uscita, Zortea è andato a Frosinone, mentre Cittadini è finito al Genoa per accumulare esperienza nel massimo campionato italiano.

BOLOGNA 6.5 Sartori, uomo mercato rossoblu, si conferma, ancora una volta lungimirante. Nell’eventualità della partenza di Zirkzee a fine stagione, cosa molto probabile, si è già portato a casa il potenziale sostituto: stiamo parlando del 19enne bomber Santiago Castro, arrivato dal Velez. Investita una cifra importante per il calciatore, 12 milioni di euro circa, così da consentirgli un ambientamento soft alla Serie A. È arrivato anche il difensore 20enne Ilic, con un esborso di 4.5 milioni di euro, così come l’attaccante Odgaard dall’AZ Alkmaar. Hanno, invece, lasciato la squadra di Thiago Motta Kevin Bonifazi, passato al Frosinone, e van Hooijdonk, diretto al Norwich.

CAGLIARI 6 – Yerry Mina per puntellare la difesa, Gaetano per infoltire il centrocampo: da una parte l’esperienza, dall’altra il talento giovane. Bisogna salvarsi, ci sarà da lottare, due innesti erano necessari.

EMPOLI 6.5 – Benché dolorosa, la cessione di Tommaso Baldanzi a quelle cifre (15 milioni bonus inclusi) è arrivata con le giuste tempistiche, visto lo spettro retrocessione e il rischio di svalutare ancora di più il proprio gioiello. In entrata, la mossa Zurkowski ha subito dato i suoi frutti, mentre in attacco si è puntato sulla voglia di rivalsa di Cerri e Niang.

FIORENTINA 6 – Pochi rinforzi mirati. C’era bisogno di un terzino destro per sopperire al grave infortunio di Dodò ed è arrivato Faraoni dal Verona dopo aver mandato il giovane Pierozzi a giocare alla Salernitana. In attacco, dopo lunghe trattative con Dinamo Zagabria prima e Olympiacos poi, è partito Brekalo in direzione Hajduk Spalato, mentre in entrata il colpo dell’ultimo giorno è stato il ‘Gallo’ Belotti dalla Roma.

FROSINONE 6.5 – Operazioni a basso costo, sostanzialmente per rinforzare il reparto difensivo e gli esterni. Prese due garanzie sulle fasce (Valeri a sinistra e Zortea a destra), chiesto anche l’aiuto del centrale Bonifazi che deve rilanciarsi dopo tante panchine a Bologna. Tutti giocatori che a fine stagione chiuderanno l’esperienza con il Frosinone. Per rinforzare la panchina, Angelozzi ha puntato sul prestito di Seck e la sorpresa Ghedjemis, esterno d’attacco giovane di cui Di Francesco sembra positivamente colpito. E a poche ore dalla fine, quando bisognava cedere pedine non funzionali al progetto, è arrivata una piccola stella classe 2006 dalla Svezia: Isak Vural. La posizione in classifica e la fiducia confermata ai titolari di questa stagione portano al club gialloblu a fare una considerazione: non strafare nel mercato invernale.

GENOA 6.5 – Ha valorizzato e venduto molto bene Dragusin, guadagnandoci anche uno Spence nella trattativa con il Tottenham. E ha provato a rinforzarsi in ogni reparto: in difesa è arrivato Cittadini dall’Atalanta (via Monza), a centrocampo Bohinen dalla Salernitana e in attacco il doppio colpo con Ankeye dello Sheriff Tiraspol e soprattutto Vitinha dal Marsiglia nell’ambito dell’operazione del riscatto di Malinovskyi.

INTER 7 – Ha fatto quello che poteva, ma soprattutto doveva fare. Occorreva un sostituto dell’infortunato Cuadrado, e il sostituto è stato preso. Anche in fretta, prima che aprisse ufficialmente la sessione di gennaio. Questo vuol dire avere le idee chiare nonché l’ennesima conferma che in viale della Liberazione c’è di una dirigenza forte. 10 milioni per Buchanan sono un investimento intelligente, con rischi zero. Andasse male, comunque lo rivenderesti altrove vista età e considerazione all’estero. Andasse bene, Inzaghi o chi per lui si ritroverebbe fra le mani non solo il rimpiazzo di Cuadrado, ma anche l’erede del partente Dumfries. Qualcuno avrebbe voluto pure l’acquisto di un attaccante, però sul mercato c’era poco o nulla e il duo Arnautovic-Sanchez ha dato segnali positivi nelle ultime settimane. La punta, cioè Taremi, arriverà a giugno e gratis, commissioni escluse. Fronte uscite: la cessione di Sensi ha una logica che è anche inutile spiegare, tuttavia Inzaghi potrebbe non essere contentissimo – nonostante l’urbinate fosse ai margini – di aver perso un uomo a centrocampo senza un’alternativa.

JUVENTUS 7.5 – Blitz a sorpresa dei bianconeri quasi sul rush finale del mercato: il tassello per rinforzare il centrocampo è Carlos Alcaraz, prelevato in prestito oneroso con diritto di riscatto dal Southampton. Freccia preziosa nell’arco di Allegri nel presente per il sogno Scudetto, ma ulteriori valutazioni sull’oneroso riscatto del giovane argentino (quasi 50 milioni di euro) verranno affrontate solo a fine stagione. Soprattutto in prospettiva e per la prossima stagione colpo importante in difesa con l’arrivo di Tiago Djalò (pronto a raccogliere il testimone di Alex Sandro), con Giuntoli che ha anticipato l’Inter chiudendo subito per l’ingaggio del portoghese ex Lille. Saltato invece praticamente sul traguardo finale il prestito oneroso di Moise Kean all’Atletico Madrid, a causa delle tempistiche sul rientro dall’infortunio dell’attaccante classe 2000. Da segnalare per la NextGen gli arrivi di Pedro Felipe e, poi in estate, di Vasilije Adzic. Per le giovanili importante l’innesto del talentuoso Francisco Barido.

LAZIO 3,5 – immobile, con la minuscola. La cessione di Basic alla Salernitana come unica operazione. Che ovviamente non sposta nulla, visto che era già fuori dal progetto tecnico di Sarri. Lotito ha spiegato così: “Abbiamo valutato attentamente se comprare qualcuno, ma non ha senso aggiungere tasselli che poi avrebbero anche bisogno di ambientarsi. Non vogliamo alterare gli equilibri dello spogliatoio e turbare gerarchie. Siamo già competitivi per la Champions, Sarri è d’accordo”. Il solito ritornello di gennaio, insomma. Gli addii di Felipe Anderson e Pedro, quello più che probabile di Kamada dovevano essere anticipati. Per monetizzare e non solo. La Lazio è in grossa difficoltà sugli esterni offensivi, che non incidono né in termini di gol né in termini di assist. Il brasiliano è un pupillo di Sarri, ma non sempre pare avere la testa accesa sul presente. Lo spagnolo è ormai agli sgoccioli dell’avventura biancoceleste, sta faticando a essere decisivo come lo scorso anno. Per essere “competitivi per la Champions” serviva un rinforzo di alto livello in quel ruolo, in grado di portare soprattutto dei gol. Con il secondo peggior attacco delle prime 11 non si va lontano. Da segnalare in negativo, anche la trattativa last minute per Kent, saltata proprio al gong finale dopo che tutti gli accordi erano stati trovati.

LECCE 6 – Pierotti in entrata, Pierret prenotato per luglio, De Witt e Lagerbielke saltati ma solo per i dietrofont di Az e Celtic motivati da nuove scelte tecniche, dunque independenti dai salentini. Corvino ha chiuso con le cessioni remunerative di Strefezza e Vulturar.

MILAN VOTO 5 – Stefano Pioli alla fine non è stato accontentato. Il tecnico aveva chiesto un nuovo difensore e un centrocampista per il suo Milan. Niente da fare, i rossoneri dovranno stringere i denti fino al ritorno degli infortunati, previsto nei prossimi giorni. Saranno cosi Thiaw e Bennacer i nuovi acquisti del Diavolo. Un Diavolo che dunque chiude il mercato con il solo arrivo di Terracciano, non proprio una prima scelta, e con il rientro anticipato di Matteo Gabbia, tornato utile fin da subito. Serviva un difensore titolare, ma bisognerà aspettare l’estate. Le ultime ore di mercato sono state così quelle degli addii di Marco Pellegrino e Chaka Traore, che vanno via per giocare di più come Luka Romero. Cessione praticamente a titolo definitivo, invece, per Krunic e nessuna minusvalenza. Almeno questa è una buona notizia per il Milan.

MONZA 6.5 – Sessione di gennaio frizzante per i brianzoli. Il ‘Condor’ Galliani è riuscito ad accontentare Palladino in entrata: dentro Zerbin, Djuric e Maldini Jr, oltre al baby Popovic in sinergia con il Napoli. Il tecnico adesso ha due soluzioni per reparto e veleggiare verso una seconda parte di campionato tranquilla. In uscita invece hanno salutato Monzello Maric, Cittadini e Franco Carboni. Rimandati alla prossima estate i discorsi per i big Di Gregorio e Colpani, in questa finestra incedibili per Galliani. Confermato il prestito dall’Inter fino al termine della stagione di Valentin Carboni, blindato dai nerazzurri nonostante le sirene dalla Serie A e dall’estero.

NAPOLI 5.5 – Mazzarri aveva richiesto un centrale. Uno veloce, che consentisse il ritorno di certi meccanismi difensivi. L’unico ruolo non coperto da questa sessione di mercato è stato proprio quello del difensore, uno che avrebbe dovuto sostituire Kim in alcune skills che non sono state messe in organico. Mazzarri si ritrova con un calciatore da rilanciare fisicamente, Traoré, un esterno di gamba come Mazzocchi per trasformare a 5 la difesa, Dendoncker per dare fiato ad Anguissa e mettere densità in mediana, Ngonge che serve per trovare più profondità, quella che non è stata data da Lindstrom e che non appartiene a Politano per caratteristiche. In prestito Zerbin, Zanoli e Gaetano sono la certificazione che le idee in estate erano veramente poco poco chiare. Doveva esser un mercato di fuoco e fiamme prospettato da De Laurentiis, si rivela un compitino.

ROMA 8 – L’addio di Tiago Pinto arriva con una delle sessioni di mercato più apprezzate dai tifosi: Angelino prima e Baldanzi poi sono le due ciliegine, rese possibili dalle uscite di Kumbulla al Sassuolo e di Belotti alla Fiorentina. Per Celik potrebbe servire ancora qualche giorno approfittando dei mercati che restano aperti, così come per Renato Sanches.

SALERNITANA 6.5 – Due anni dopo, Walter Sabatini è stato chiamato nuovamente a cercare l’impresa, partendo sempre dall’ultimo posto ma senza le risorse economiche a disposizione nella sua prima avventura in granata. Missione compiuta, almeno sotto il profilo aziendale, dato che patron Danilo Iervolino aveva chiesto un mercato in attivo. L’esperto dirigente ha dovuto cedere il cedibile per sbloccare l’indice di liquidità ed è riuscito a piazzare i vari Mazzocchi, Daniliuc, Lovato, Bohinen e Botheim, inserendo subito tre tasselli, ovvero Pierozzi, Zanoli e Basic, tutti arrivati in prestito e potenziali titolari della squadra di Filippo Inzaghi. Ha salutato anche Jovane Cabral, tornato allo Sporting e girato all’Olympiacos.

C’è poi il colpo a effetto Jerome Boateng, legato però al dubbio relativo alle condizioni atletiche del giocatore. Meno convincente il nome di Pasalidis, già in pole per una maglia da titolare a Torino viste le diverse defezioni in difesa, così come il giovane Pellegrino, arrivato dal Milan. Sabatini ritrovato il suo pupillo Vignato mentre a centrocampo punta sulla scommessa Gomis. Solo in extremis ha piazzato il colpo in attacco prelevando in prestito dal Granada il classe’ 96 Shon Weissman.

SASSUOLO 6 Carnevali, amministratore delegato dei neroverdi, ha puntellato la difesa con gli arrivi dell’esterno sinistro Doig dal Verona, che è andato a sostituire Vina, e Kumbulla, giunto in prestito secco dalla Roma. In uscita, il giovane Ioannou è passato al Frosinone, mentre Alvarez si è messo a disposizione di Andrea Pirlo alla Sampdoria.

TORINO 6.5– Tre volti nuovi per Juric: si tratta del difensore centrale Lovato, prelevato dalla Salernitana, che va a prendere il posto numericamente di Zima, fino allo Slavia Praga. Del terzino sinistro Masina dall’Udinese e dopo aver cullato il sogno Rafa Mir, davanti è arrivato Okereke. Per il resto si è pensato soprattutto a sfoltire la rosa con la partenza in prestito di Seck al Frosinone e del ‘ribelle’ Radonjic al Maiorca.

UDINESE 6 – Pochi movimenti, ma oculati per l’Udinese, che ha avuto il merito di resistere alle offerte del Marsiglia e dalla Turchia per capitan Walace.

VERONA 4 – Un fuggi fuggi generale di dimensioni storiche. I gialloblu, in piena lotta retrocessione, hanno fatto partire Ngonge verso il Napoli, Hien, Doig, Terracciano, Hongla, Djuric, Saponara, Faraoni, Gunter, Kallon, Mboula e Braaf. Un totale di 12 cessioni tra titoli definitivi e prestiti. Pochissimi i volti nuovi arrivati in casa Hellas, nessuno veramente noto. Si registrano i colpi Noslin, Dani Silva, Tavsan, Belahyane e Vinagre. Sarà un finale di stagione estremamente complicato.

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