Scommesse, Cascella (Avv.): “Retrocessione Juve? E’ prematuro. Squalifica calciatori in tempi lunghi” | ESCLUSIVO

Scandalo scommesse in Italia, diversi calciatori importanti coinvolti: ai microfoni di Calciomercato.it è intervenuto l’avvocato Angelo Cascella, esperto di diritto sportivo. 

Dopo Nicolò Fagioli, anche i due giocatori della Nazionale Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo hanno ricevuto l’atto di notifica dalla Procura e sono indagati per scommesse illecite. Tutto chiaramente da verificare, ma se confermato, i tesserati rischiano una squalifica decisamente importante.

Nicolò Fagioli scommesse Juventus
Nicolò Fagioli, centrocampista Juventus (LaPresse) Calciomercato.it

Per capirne i tempi di una squalifica, l’eventuale coinvolgimento o meno dei club italiani (Juve, Milan e Roma) e se la portata di questo scandalo può essere più grande del previsto, Calciomercato.it ha intervistato l’avvocato Angelo Cascella esperto di diritto sportivo nazionale e internazionale.

Avvocato Cascella, la sensazione è che Tonali, Fagioli e Zaniolo non siano gli unici coinvolti nel caso scommesse scoppiato in Italia: ci dobbiamo aspettare uno scandalo calcioscommesse o solo eventuali illeciti di giocatori che scommettono su calcio? 

Premetto dicendo che dobbiamo procedere in maniera cauta. Più volte ho rappresentato atleti accusati di aver scommesso, laddove si è scoperto che non c’entravano nulla. E sui giornali sono stati ugualmente screditati. A parte la posizione di Fagioli, che si è autodenunciato, sul resto aspetterei prima di gettare la croce addosso. Comunque, non parlerei di calcioscommesse, ma scommesse illecite. Sappiamo che le scommesse sono lecite per gli sportivi a condizione che si punti su altri sport e che si faccia su siti legali. Anche i giocatori di basket, o giocatori di tennis possono puntare su altre discipline. Aspettiamo prima di valutare, ma non mi parrebbe che queste attività, seppur illecite, siano state finalizzate ad alterare un punteggio.

Perché i calciatori sono caduti in questa trappola?

Verrebbe da chiedere agli stessi interessati. Io ho sempre lavorato nell’ambito dello sport a livello internazionale e ho notato che, pur riscontrando queste illiceità anche all’estero, il numero di violazioni in Italia sia nettamente superiore. Noi non percepiamo il livello di illiceità legato alle scommesse. Qualcuno potrà dire che ormai nella nostra società in ogni trasmissione si parla di scommesse e ritiene legittimo tutto ciò. Non so se questo può incidere. Può essere un discorso culturale: in USA non pagare le tasse è considerato un reato grave, in Italia chi evade le tasse viene giustificato, viene visto quasi col sorriso. La percezione che abbiamo del mancato pagamento delle tasse, probabilmente, l’abbiamo anche nelle scommesse su calcio e su eventi, laddove le puntate vengono percepite non come illegittime.

Il caso Fagioli, la retrocessione della Juventus, la scommessa sull’ammonizione: parla l’avvocato Cascella

Secondo Corona, la Juventus era a conoscenza delle puntate di Fagioli e rischierebbe anche la retrocessione. Si può parlare davvero di una punizione così grave per un club? 

Al momento è assolutamente prematuro. I calciatori di oggi hanno molte più libertà. La domanda da porsi è: può un club non essere a conoscenza che un suo tesserato abbia puntato in maniera così assidua? Non sono io a doverlo dire, ma bisognerà capire se ci sarà una corresponsabilità o omessa denuncia da parte delle società sportive. Da qui a parlare in questa maniera (di retrocessione ndr), ne corre di acqua sotto i ponti. Sarà importante capire se le società fossero a conoscenza o meno dei fatti che riguardano i propri tesserati. Poi i calciatori possono puntare dalla propria camera, con il proprio cellulare, senza coinvolgere in alcun modo i club. Sento parlare di ludopatia, non ho gli strumenti per discutere di questo tipo di malattie, ma bisognerà capire se effettivamente le persone che circondano questi tesserati fossero a conoscenza di eventuali problematiche e capirne la corresponsabilità.

Angelo Cascella caso scommesse Italia
L’avvocato Angelo Cascella, esperto di diritto sportivo nazionale ed internazionale (Calciomercato.it)

A maggio, Ivan Toney del Brentford ha ricevuto 8 mesi di squalifica: sarà più o meno questa la sanzione che rischia Fagioli?

Sicuramente la collaborazione, diversa dal patteggiamento, può portare benefici da parte dell’ordinamento sportivo. Attualmente le norme sono tali che dal punto di vista penale sono leggere rispetto a quelle sportive. Presumo che, ove si raggiungesse una sanzione, il giocatore può beneficiare di uno sconto. Però consideriamo che il caso Fagioli e il caso Toney si differenziano per normative, aspetti culturali…Ciò che riguarda l’estero non può essere preso sic et simpliciter ed applicato in Italia.

Quali sono i tempi per un’eventuale squalifica di Tonali, Zaniolo, Fagioli, calciatori coinvolti finora?

Bisogna considerare che la procura deve indagare e avrà a disposizione 60 giorni da quando ha aperto il fascicolo, salvo proroghe. Poi ci saranno gli eventuali deferimenti, il diritto alla parte per potersi difendere (presentare memorie, chiedere di essere sentito) e poi si celebrerebbe l’eventuale processo, se non ci sono accordi o patteggiamenti. I tempi sono abbastanza lunghi. Attualmente, siamo ancora a livello embrionale, né sappiamo se verranno fuori altri nomi.

Ogni volta che ci avviciniamo ad eventi calcistici internazionali importanti succede qualcosa: nei primi anni ’80, nel 2006, nel 2012…

A volte è stato anche l’escamotage per chiuderci, per isolare noi stessi e tirare fuori quello che gli italiani hanno per vincere le manifestazioni. Nel 2006 non si voleva che alcuni calciatori della Juventus andassero al Mondiale, come Fabio Cannavaro, pensando ad un ipotetico coinvolgimento dei giocatori. Lo stesso Lippi fu discusso. In ogni caso, riscontro un problema culturale, diffuso in tutto il Mondo, ma in Italia più che altrove.

Ma se un giocatore di Serie A puntasse su un’ammonizione, che influisce sull’evento, si può parlare di calcioscommesse o scommessa sul calcio?

Io non vedo differenze, perché la norma prevede che il tesserato non può scommettere direttamente e indirettamente (ossia per interposta persona) sulle manifestazioni della propria disciplina.

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