Roma, sogno Lukaku: parla Mourinho. Poi l’assenza di un big, l’Arabia e la stoccata alla Lazio

Le dichiarazioni del tecnico portoghese alla vigilia della sfida del Bentegodi valevole per la seconda giornata di Serie A

A Trigoria è il Mourinho-day. Alle 14, il tecnico della Roma ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida col Verona del ‘Bentegodi’ valevole per la seconda giornata di Serie A. Inevitabilmente è stato toccato anche il tema mercato, dall’ultimo arrivato Azmoun fino al tentativo giallorosso per Romelu Lukaku.

Verona-Roma, parla Mourinho
José Mourinho (LaPresse) – calciomercato.it

CONFERENZA STAMPA MOURINHO

La prima domanda è su Sardar Azmoun, ma soprattutto se arriverà o meno Lukaku per completare l’attacco. “Neanche Azmoun è ancora un nostro giocatore. E mi fa anche un po’ fatica a parlare di lui, perché non è un mio giocatore. È a Roma, non so se ha fatto le visite, non ha ancora firmato e non lo vedo ancora come giocatore della Roma e faccio fatica. Quindi figuratevi per Lukaku che è un giocatore del Chelsea. Per non scappare dalla domanda: ci sono allenatori e club dove si scelgono i giocatori e quelli che arrivano sono delle prime scelte. Tanti club anche in Italia, ma quasi tutti in Inghilterra dove definisci il profilo del giocatore, il nome ed è quello che arriva. Noi siamo in una situazione diversa, quello che mi è stato proposto dal direttore era Azmoun. Non come ho letto o ho sentito era il mio attaccante, ma mi è stato proposto per essere uno dei miei attaccanti. E se la condizione fisica è buona è un giocatore che può aiutare. Ha fatto benissimo anche allo Zenit, ma anche a livello internazionale. Non è andato bene al Bayer, per questo lo abbiamo potuto prendere in prestito, altrimenti non sarebbe venuto. Ma abbiamo le possibilità per metterlo in condizione di fare bene. Quando il direttore mi ha proposto Azmoun mi ha detto che ne arriverà un altro. Se arriva mi fa felice e se questo altro è un attaccante di qualità, aggiungendo a Belotti e Azmoun, stiamo parlando di buone opzioni in attacco. Ma sono tranquillo e aspetto. La cosa più importante è la partita di domani. A questo penso”.

Mourinho continua, incalzato sull’argomento attaccante: “Non mi ha promesso nessuno Pinto, mi ha detto che ne arriverà un altro e che lavoreranno forte in questa settimana per dare un’altra opzione con caratteristiche diverse. Io gli ho detto di lavorare tranquillo, che io lavoro con quelli disponibili. Non abbiamo la capacità economica per prendere un giocatore che ha fatto un grande campionato. Alcune società dicono no, dobbiamo adattarci ai ricchi, la gente deve capire. Domani non avremo Renato Sanches che ha avuto un problema. Non è una sorpresa che non ci sia domani. Ma se lui gioca senza infortuni è titolare al PSG, non viene a Roma in prestito. Come per Dybala, tanti avevano dubbi sulle sue condizioni e lo abbiamo preso. Siamo diventati specialisti nell’allenare gente così, con grande passato e grandissimo potenziale, cercando di renderli migliori, di dargli una stabilità per farli tornare ai livelli che hanno avuto. Questa è la nostra realtà. Tranquilli, con aspettative basse. Lavoriamo per il massimo, magari per voi è una sorpresa vedermi così tranquillo”.

Sulle uscite: “Vediamo se non arriva l’Arabia per qualcuno, che ora è tutto aperto e può succedere di tutto. La rosa può migliorare ma anche peggiorare fino alla fine, il rischio c’è ed è presente. Vediamo, abbiamo solo quattro difensori centrali, ma abbiamo tre esterni di destra, lavorando con Celik, Karsdorp e Cristante che possono fare il terzo di destra. Se viene qualcuno è ottimo, altrimenti andiamo avanti così. Io parlo anche con i giocatori per averli motivati, anche chi gioca meno. Arriverà il momento in cui saranno tutti importanti. Domani Solbakken sarà ancora in panchina, ma il campionato è lungo.

Champions? “Se miglioriamo solo noi sì, ma il problema è che migliorano anche gli altri. Il mio obiettivo non può andare oltre il vincere la prossima partita. Non sono capace. Poi ti dico l’ovvio, Inter, Milan, Napoli, Juventus, giocano apertamente e dichiaratamente per il titolo e una squadra così deve finire nei primi quattro. Dopo la Lazio che ha fatto l’impresa l’anno scorso, ma in Europa è stata in vacanza anche se ha fatto bene in campionato. L’Atalanta investe tanto, la Fiorentina ha dichiarato il proprio obiettivo, quando si rifiutano 45 milioni per un giocatore dice tutto. La Roma non è in condizione di poter rifiutare un’offerta così, la Fiorentina l’ha fatto. E questo ci dice in che condizione. Quindi la Roma è tra quinto e ottavo posto. Poi se una può fare l’impresa tra i primi quattro ottimo, spero che se riusciamo a farlo non sia perché saremo in vacanza in Europa perché vogliamo fare bene. Renato Sanches con la storia clinica che ha, spingerlo pre recuperarlo troppo presto non è la direzione giusta, penso tornerà dopo la sosta per recuperare da un piccolo infortunio muscolare. Paredes e Cristante insieme? I giocatori bravi possono sempre giocare insieme, sta all’allenatore trovare una soluzione”.

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