Le dieci frasi più belle di Vialli: le ultime parole prima di morire

E’ stato un centravanti capace di scrivere pagine importanti nella storia del calcio; impossibile dimenticare Gianluca Vialli

La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incredibile; Gianluca Vialli era una persona straordinaria e, da calciatore, è stato tra i migliori nel suo ruolo. Una delle ultime immagini che abbiamo di lui, forse la più iconica, è l’abbraccio con l’amico fraterno Roberto Mancini sul prato di Wembley al termine della finale degli Europei tra Italia e Inghilterra.

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Vialli (LaPresse) – Calciomercato.It

Gli azzurri avevano appena vinto la competizione (battuti gli inglesi ai calci di rigore) e i due amici si sono lasciati andare in un commosso abbraccio che sanciva la fine di un mese che ha visto l’Italia dominare l’Europa. L’apporto di Mancini è Vialli, per la vittoria azzurra, è stato fondamentale; il primo da tecnico, il secondo da uomo spogliatoio, da leader capace di gestire determinate situazioni.

Persona impossibile da dimenticare; Vialli, da calciatore, era un centravanti e possiamo dire che era tra i migliori del suo ruolo. “Difendo l’idea che in area l’attaccante è il padrone e va cercato con insistenza“. Questo il suo pensiero sul suo ruolo, affermazione che dimostra come, per lui, il numero nove debba essere cercato innumerevoli volte all’interno della partita per permettergli di avere diverse chance di far male all’avversario.

Sul numero di maglia fece una dichiarazione simpatica “Vorrei il 99 perché corro come due centravanti“; possiamo dire come, in campo, Vialli dava il massimo e non si risparmiava per tutta la partita. Giocatore straordinario anche dal punto di vista dell’applicazione.

Tra le sue esperienze da calciatore non possiamo non menzionare quella in maglia Juve. Con i bianconeri ha scritto pagine importanti lasciando un ricordo indelebile nella mente del popolo juventino. Un rapporto straordinario tra la squadra e il giocatore a tal punto che Vialli dirà “La Juve è una filosofia. Può piacere o non piacere ma è qualcosa di unico“. Parole importanti nei confronti di una squadra che ha scritto la storia di questo sport.

Sempre sulla Juventus ha voluto dire la sua riguardo a due allenatori che hanno scritto la storia del club bianconero. “Un tecnico con le idee chiare, non complicatissime ma molto efficaci” queste le sue parole su Antonio Conte, tecnico che ha riportato la Juve in alto dopo anni veramente complicati. Dichiarazione importante anche su AllegriMax ha dimostrato di essere capace di costruire uno splendido rapporto con i giocatori“. Aspetto da non sottovalutare e che ha permesso ad Allegri di entrare di diritto nella storia del club bianconero.

Le frasi più belle di Vialli: da Lippi al pensiero sulla vita

Come abbiamo detto, Vialli è stato un centravanti e ha giocato anche nella Juventus; con la maglia dei bianconeri ha avuto non poche battaglie, sportive, con l’Inter in uni stadio, come San Siro, che lo ha sempre stimolato “Giocare a Milano è splendido. San Siro ti stimola“. Dichiarazioni importanti nei confronti di uno stadio che ti cattura per lo splendido scenario che si viene a creare prima della partita.

Vialli in campo era un vero e proprio leader e, per lui, il ruolo del capitano era fondamentale solo se venivano rispettate alcune cose. “Un capitano serve alla squadra solo se sa parlare agli arbitri, al tecnico, ai dirigenti“. Per l’ex attaccante questa figura doveva essere di riferimento a 360 gradi non solo sul terreno di gioco.

Sempre a proposito del discorso legato al leader non possiamo non ricordare una dichiarazione importante di VialliUn grande allenatore deve essere lui stesso leader“. Una frase che rispecchia alla perfezione il pensiero dell’ex attaccante sulla figura del tecnico.

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Vialli (LaPresse) – Calciomercato.It

Proprio sulla figura dell’allenatore, Vialli ha avuto un modello; si tratta di Lippi con cui ha vinto la Champions League, l’ultima nella storia della Juventus fino a questo momento. “Lippi è stato il mio messia, il mio modello sotto tutti i punti di vista“; parole importanti nei confronti di un tecnico che ha avuto un ruolo importante nella storia del giocatore.

Chiudiamo con una frase di Vialli, non propriamente sua ma che condivide e, possiamo dire, ha rispecchiato al massimo la vita di una persona straordinaria. “Credo che la vita è per il 20% da quello che ti succede, ma per l’80% dal modo in cui tu reagisci a quello che ti succede“. Giocatore fortissimo, persona unica; il calcio, e non solo, non potranno mai dimenticare Gianluca Vialli.

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