Allerta UEFA, partita una nuova indagine sul bilancio

L’inchiesta condotta dal Daily Telegraph non è affatto passata inosservata: ecco cosa sta succedendo

In attesa della verdetto legato alla possibile violazione da parte della Juventus del settlement agreement, la sfera bilancistica torna a prendersi le luci della ribalta.

Allerta UEFA, partita una nuova indagine sul bilancio
Ceferin (LaPresse) – Calciomercato.it

Protagonista dell’ultima indiscrezione rilanciata dal Daily Telegraph è il Real Madrid. Secondo quanto riferito, infatti, i ‘Blancos’ potrebbero essere costretti a fornire delle risposte in merito ad una presunta anomalia a bilancio. Spuntano infatti 122 milioni di euro, corrispondenti al 20% dei costi totali del club, che non sarebbero stati contabilizzati come dovuto.

Il condizionale, come sempre avviene in questo genere di circostanze, è d’obbligo. Nel comunicato diramato dal Real Madrid, infatti, figurano 135 milioni di euro nella categoria spese di gestione. Da questa cifra vanno detratti 13,6 milioni, spese che ogni anno tutti i club della Liga destinano alla Federazione. Sugli altri 121,4 milioni, invece, il Real Madrid si sarebbe rifiutato di rispondere. Stando all’ipotesi formulata dal Telegraph, non è escluso che quei soldi possano rientrare negli accordi pattuiti con un gruppo di capitali privati Providence nel 2017-18. Intesa che avrebbe fornito al Real Madrid genato contante in cambio della vendita di futuri flussi di reddito: da allora l’accordo sarebbe stato dunque esteso in termini di durata e valore.

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Il Daily Telegraph aggiunge che le somme guadagnate dalla vendita imprecisata delle future entrate della sponsorizzazione sarebbero state contabilizzate nei conti del Real come entrate e non come debito. Manovra che, di per sé, non è considerata illegale. La sua natura, però, potrebbe cozzare con i paletti finanziari imposti dalla UEFA.

Allerta UEFA, partita una nuova indagine sul bilancio
Uefa (LaPresse) – Calciomercato.it

Il fatto di registrare future entrate sotto la voce marketing, infatti, a livello fiscale equivarrebbe ad un debito e non ad un’entrata. Altrimenti non si spiegherebbe il motivo per il quale, prima dell’accordo con Provicende, il Real aveva dovuto fare i conti con un forte indebitamento poi ridimensionato dalla partnership. Staremo a vedere se e in che modo si farà luce sulla questione.

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