Psg, la panchina si fa a Doha: tra Nagelsmann (con Henry) e l’idea Thiago Motta che resiste

Il Paris Saint-Germain ha aperto i casting per il nuovo allenatore: idea Nagelsmann con Henry, ma resiste anche Thiago Motta

L’undicesima Ligue 1 è già archiviata e per il Psg da tempo, ormai vincere il campionato è diventato troppo poco se si pensa che degli ultimi 12 ne sono stati lasciati solo tre alle avversarie. Ma il piano qatariota di investimenti, per la verità mai deludenti, anzi, prevedeva sicuramente un altro tipo di percorso a livello europeo.

Psg, la panchina si fa a Doha: tra Nagelsmann (con Henry) e l’idea Thiago Motta che resiste
Thiago Motta (LaPresse) – Calciomercato.it

E lì, invece, l’immagine del Paris Saint Germain non ha fatto gli scatti in avanti sperati e forse dovuti anche in misura della pioggia di milioni di euro fatti calare sulle varie sessioni di mercato. Questo per dire che la sconfitta in casa con cui si è chiusa la stagione non ha inciso ovviamente sulla vittoria finale, già in cassaforte, ma ha scatenato nuovi mugugni tra il pubblico, a conferma di un anno evidentemente contrassegnato da difficoltà che non sono passate inosservate.

Cristophe Galtier esce di scena e lo fa ufficialmente, ma la notizia era ampiamente consumata dalla caccia al suo successore, datata ormai tra la rete e i media nazionali e internazionali. La scelta di Luis Campos è stata bocciata dalla proprietà e dalla stessa piazza. Ed è il motivo per cui Doha ha deciso di avocare a sé qualsiasi scelta tecnica del futuro. Al di là di quello che poi potrà sembrare a livello di facciata, il tecnico della prossima stagione del Psg sarà espressione della volontà dell’Emiro e di Al Khelaifi, il presidente del club parigino.

Casting PSG per il nuovo allenatore: resiste Thiago Motta

L’altra cosa che si può dire con certezza si riferisce al fatto che questa scelta non sia stata ancora compiuta a livello centrale. Un mese fa aveva preso corpo sugli organi di informazione la candidatura di José Mourinho, suggerita da rimbalzi da scrutare all’interno dei rapporti tra il tecnico della Roma, il suo manager Jorge Mendes e, appunto, il ds del club parigino Luis Campos: da una parte una sorta di incertezza nata attorno al futuro di Mou, dall’altra le suggestioni di un cartello portoghese che accomuna le tre parti in causa (sono connazionali).

Casting PSG per il nuovo allenatore: resiste Thiago Motta 
Nagelsmann (LaPresse) – Calciomercato.it

La traccia ha perso progressivamente un po’ di corpo. C’è anche chi ha ipotizzato la pista diretta verso il CT della nazionale italiana Roberto Mancini, che ora affronterà la Nations League ma del quale più volte si tira in ballo la presunta voglia di tornare a fare vita di club. Una indiscrezione che in linea teorica un suo senso ce l’ha, ma che letta attraverso altri canali non sarebbe così impellente. Mancini tra l’altro in questo momento appare sempre più centrale nel disegno federale, come ct e come riferimento di snodo delle nazionali giovanili, Under 21 su tutte: questore dire che la sua a Coverciano è una comfort zone con vista sul Mondiale che resta la sua scommessa da vincere.

Arriviamo alla candidatura forte di queste ore che risponde al nome di Julian Nagelsmann. Sarebbe un ritorno in Germania dopo l’esperienza con Tuchel, iniziata bene e finita con l’esonero a metà stagione e l’arrivo di Pochettino. Rivelazione nell’Hoffenheim a 30 anni, consolidato nella sua fama con il Lipsia, ha scalato la vetta più alta del suo paese arrivando sulla panchina del Bayern e ha vinto una Bundesliga che per il club bavarese è il minimo sindacale. Nagelsmann ha alzato anche due Supercoppe nazionali finendo per sbattere nell’esonero di marzo: una scelta che fece molto scalpore a marzo. Il Bayern ha persino vinto rocambolescamente il titolo tedesco che il tecnico bavarese sentirà suo, probabilmente più di quanto tale lo senta Tuchel, subentrato. L’idea che rimbalza da Doha è quella di Nagelsmann con accanto Thierry Henry nel ruolo di vice. Una strana coppia, dal duplice impatto tecnico e indubbiamente mediatico. Henry è stato assistente del Belgio di Martinez e dall’inizio della scorsa stagione è sbarcato in Italia prendendo l’1 per cento del Como.

Attenzione, però, alla candidatura di Thiago Motta che appare e scompare (ma mai del tutto), come in una sorta di appuntamento con il destino che il tecnico italo brasiliano e il Psg si sono dati da quando è finita la sua carriera di giocatore a Parigi ed è iniziata quella di tecnico delle giovanili. Motta è il capriccio, il sogno, il colpo di teatro che Al Khelaifi ha in testa da quando le loro strade si sono separate. Sarebbe la candidatura alla Xavi per il Barça e conterrebbe probabilmente anche il segno di un percorso nuovo del club: stelle sì, ma anche tanta costruzione dall’interno. E visto che la politica dei milioni a pioggia non ha portato a conquistare l’Europa, chissà…

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