Ultimo bilancio del Milan: fatturato, debiti e previsioni per il futuro

La gestione del Milan si è rivelata quelle più attenta, accorta e di successo nel panorama dei maggiori club di calcio italiani. Ed i numeri lo dimostrano.

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Casa Milan (LaPresse)

Il Milan è uno dei club calcistici più titolati in Italia e nel mondo e guardando alla stagione in corso, se è vero che il campionato è ormai un obiettivo sfumato da tempo, così non è sul terreno delle coppe europee. Con una semifinale di Champions League da giocare – un derby contro l’Inter che promette di essere una battaglia – sicuramente tra i rossoneri non mancano le speranze e gli obiettivi da raggiungere.

Nel confronto con altri club italiani, negli ultimi anni quello milanista è un modello virtuoso. Infatti, da quando Elliott ha cominciato a gestire il club ma anche con gli avvenimenti successivi, la politica è stata quella di moderare i costi cercando di aumentare i ricavi.

Il 31 agosto 2022 è stato il giorno in cui formalmente il Milan è divenuto di proprietà del fondo d’investimenti RedBird, che l’ha rilevato da Elliott per 1.2 miliardi di euro. E la strategia non è cambiata. Negli ultimi anni è stato imposto un tetto agli stipendi dei calciatori, ma anche si è deciso di svecchiare la rosa e di scommettere su giovani di prospettiva. Nel Milan l’età media non è di certo elevata.

Ma quali sono i dati finanziari del club? Oltre che sul piano sportivo, il Milan può davvero definirsi un club in salute anche sotto il profilo del bilancio? Non tutte le società, al momento, possono rivendicare una situazione lusinghiera dal lato economico, ma come vanno le cose in casa AC Milan? Di seguito lo vedremo assieme, facendo il punto della situazione sull’ultimo bilancio rossonero, sul fatturato, i debiti e le previsioni per il futuro. I dettagli.

Bilancio AC Milan 2021-2022

paolo scaroni
Paolo Scaroni (LaPresse)

Il futuro dei conti del Milan sembra davvero buono: secondo le previsioni della società, il Milan infatti chiuderà il bilancio 2022-2023 con una perdita, ancora una volta ridotta, pari a 25 milioni. La linea è quella del risanamento e i risultati stanno arrivando: il nuovo proprietario, RedBird di Gerry Cardinale, intende proseguire sulla messa in sicurezza dei conti, per poi essere più liberi di investire e crescere negli anni a venire.

Lo scorso autunno l’assemblea degli azionisti della società ha approvato il bilancio 2021/22 con una perdita di 66,5 milioni, in netto miglioramento rispetto all’anteriore – 96,4 milioni. I dati numerici spiegano la situazione molto meglio di tante parole: il percorso di risanamento prosegue spedito, con la riduzione dell’indebitamento finanziario netto – 28,4 milioni al 30 giugno dello scorso anno.

Ora il club rossonero, trainato da una nuova popolarità e dai nuovi successi in ambito internazionale, si aspetta quindi un’ulteriore riduzione delle perdite, dopo quella fatta registrare nella stagione 2021/22 – non una stagione qualsiasi ma quella del ritorno in Champions League e dello scudetto – e il citato – 96,4 milioni di euro della stagione  2019/20. Da notare che il Milan può contare comunque su un brand che non ha mai perso tutto il suo smalto, neanche negli anni in cui i successi sportivi erano meno frequenti.

Debiti Milan

Nel sito web ufficiale del Milan e, in particolare, nella sezione dedicata alle informazioni finanziarie è possibile trovare i dati relativi all’ultimo bilancio di esercizio e al bilancio consolidato.

Senza voler qui scendere in dettagli tecnici, ci limitiamo a ricordare che nei documenti pubblicati dalla società è possibile notare che i numeri parlano chiaro: sul fronte debiti al 30 giugno dello scorso anno la Posizione Finanziaria Netta consolidata del Gruppo Milan è caratterizzata – come abbiamo accennato sopra – da un indebitamento netto uguale a 28,4 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto all’esercizio 2020/2021. Si tratta di un taglio dei debiti pari a svariate decine di milioni, a testimoniare la buona gestione degli ultimi anni.

Inoltre, la riduzione del passivo della società è negli ultimi tempi sospinta da una crescita dei ricavi che non giungono direttamente dal mercato, in cui il Milan non ha fatto registrare plusvalenze degne di nota, ma da introiti commerciali e un miglior percorso in Champions League. D’altronde un filo rosso collega sempre risultati economici e risultati sportivi di una società calcistica.

Quando sono pubblicati i bilanci?

I bilanci delle società calcistiche della Serie A, e dunque anche quello di AC Milan, debbono essere pubblicati entro il 30 giugno di ciascun anno successivo alla fine dell’esercizio finanziario.

Come ricorda il sito Borsa Italiana, il sito ufficiale della Borsa di Milano, inoltre, le società di calcio pubblicano per ciascun anno il rendiconto annuale. Il bilancio è formato da conto economico, stato patrimoniale e rendiconto finanziario. Approfittiamo per ricordare brevemente che il bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato costituiscono due documenti contabili diversi ed usati dalle società per dare informazioni sulla propria situazione finanziaria. Ecco perché i dati soddisfacenti di AC Milan sono sotto gli occhi di tutti.

Sponsor di maglia: quanto incassa AC Milan?

In molti potrebbero chiedersi quanto vale la maglia del Milan: ebbene, forse non tutti sanno che le cifre che la società rossonera incassa tramite gli sponsor commerciali presenti sulla divisa da gioco usata per la partite sono di indubbio rilievo.

Non uno, ma quattro gli sponsor di maglia ed infatti, ad oggi, il club rossonero occupa tutti gli spazi possibili per includere sponsor nella divisa da gioco. Emirates è main sponsor, poi segue WeFox come retro sponsor e infine BitMEX come sponsor sulla spalla. Non manca ovviamente lo sponsor tecnico, ovvero Puma.

Ebbene in base ai dati riportati da Calcio & Finanza, l’incasso annuale della società tramite gli sponsor di maglia – incluso quello tecnico – è quasi il doppio rispetto a quanto conseguito la scorsa stagione. Nella stagione attuale AC Milan mette in cassa la bellezza di 70 milioni di euro, mentre lo scorso anno la cifra messa a bilancio ha raggiunto i 42 milioni di euro. Anche questi numeri confermano il buon momento societario e finanziario del club.

Quanto incassa il Milan dalla vendita dei biglietti e dalla Champions? E dai diritti tv?

Alla luce della situazione nel complesso favorevole, non potranno che essere confortanti anche i dati legati alla vendita dei biglietti dello stadio. Secondo i dati di cui siamo in possesso, infatti, più di 50 milioni di ricavi giungono da stadio per Champions e Serie A.

Anzi il club di Milano è quello che ha avuto i maggiori guadagni rispetto a tutte le italiane nei gironi di Champions League. Il totale oltrepassa i 23 milioni di euro. Ed è cresciuto ancora di svariati milioni con gli ottavi e i quarti. Non solo: nel campionato italiano il pubblico rossonero è il più assiduo con una media di oltre 72 mila spettatori a partita.

Facendo due rapidi conti, il totale degli incassi generati dallo stadio Meazza in versione rossonera per la Serie A corrisponde a ben più di trenta milioni di euro che, sommati agli incassi della Champions finora registrati, va toccare una quota complessiva di ricavi che conferma il buon stato di salute del club.

Con una visione di prospettiva, si può stimare che questa stagione – in virtù anche alle strategie di ticketing – potrà alla fine fruttare al botteghino non meno di 90 milioni di euro, tenuto conto del tutto esaurito per la semifinale di Champions con l’Inter.

Quanto incassano i rossoneri dai diritti TV? Ebbene qui giunge una nota dolente: AC Milan lo scorso anno ha incassato circa 146 milioni di euro. Si tratta di numeri che solo in apparenza appaiono alti, ma che invece sono nettamente più bassi rispetto alla media dei 20 top club – 203 milioni – ed anzi sono vicini, in modo ben poco lusinghiero, a una squadra della medio-bassa Premier League. Il riferimento va al Leeds, con 137 milioni di euro.

Derby Milan-Inter nel bilancio: chi ha vinto?

Facendo un rapido paragone con la situazione in casa Inter, in attesa del confronto in Champions quello a livello di conti societari è ampiamente vinto dai rossoneri. E questo perché continua ad essere assai negativa la situazione finanziaria di Suning, il colosso cinese che si occupa della gestione dell’Inter.

Nell’ultimo bilancio possiamo infatti leggere il dato di una perdita di 2,1 miliardi di euro di debiti. Un buco nei conti che è inferiore rispetto a quello dell’anno anteriore, in quanto vi è stata la cessione di alcune attività logistiche e di azioni in una società di credito al consumo, ma che ribadisce le difficoltà degli Zhang nella gestione dell’altro grande club calcistico di Milano.

Insomma la questione Suning emerge in tutta la sua complessità, ed ora in casa Inter si dovrà pensare davvero alla cessione per non compromettere la situazione finanziaria in modo così marcato, da rischiare il fallimento.

Previsioni bilancio Milan e fatturato 2022-2023

Nel 2023 obiettivo di AC Milan non è soltanto ottenere un risultato internazionale di prestigio – e magari agguantare quella Coppa dei Campioni che ormai manca da tanto tempo tra i successi dei rossoneri – ma anche e soprattutto avere un bilancio in attivo. Il Presidente del Milan è fiducioso sul punto, tanto che – recentemente – ha dichiarato agli organi di informazione che i dati sul fatturato sono assai confortanti. Quest’ultimo infatti sarebbe destinato a superare quota 350 milioni.

Anzi secondo le previsioni del club, il bilancio 2022-2023 si chiuderà, come ricordato all’inizio, con un meno 25 milioni – ovvero una nuova e gradita riduzione delle perdite a seguito del -66,5 del 2021-2022 e del -96,4 del ‘19-’20. In estrema sintesi i motivi sono essenzialmente due: accordi commerciali e cammino in Champions.

Insomma, potrà in qualche modo sorprendere ma il bilancio 2022-2023 del club rossonero viaggia verso l’utile, in virtù della qualificazione alle semifinali della massima competizione europea per club. La società aveva valutato un rosso di 25 milioni nel 2022/23 con il raggiungimento degli ottavi, ma l’essere andati in fondo al torneo consente di guardare con ottimismo all’utile.

Conclusioni

Il Milan, già sotto la gestione Elliott, aveva ritenuto di aumentare con calma il proprio status sia sportivo sia economico-finanziario. Come visto finora, i numeri sono positivi e premiano le strategie, anche se non hanno registrato un vero e proprio boom.

Il recente scudetto e il passaggio di proprietà a Gerry Cardinale, fondatore di RedBird Capital negli Usa, possono comunque dare slancio al club sul mercato americano, dove negli ultimi anni il calcio è divenuto più popolare che in passato – anche grazie all’approdo di alcuni campioni dal passato glorioso (come ad es. Ibrahimovic ora tornato proprio al Milan).

Concludendo, il club sembra davvero tornare al prestigio di un tempo anche sul piano economico. La società ha rimarcato infatti che i ricavi sono aumentati come da molto tempo non accadeva, e con tutta probabilità il 2023 diverrà l’annata in cui le cifre torneranno finalmente con un segno positivo. Non a caso il Presidente Scaroni ha fatto notare anche che l’ultima volta che il Milan ha avuto un risultato positivo è stato il 2006, ovvero più di 15 anni fa.

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