Nuovo ‘terremoto’ Juventus: ipotesi dimissioni

L’inibizione di sedici mesi può spingere il dirigente bianconero a lasciare il club nonostante un contratto in scadenza a giugno 2024

Altre dimissioni potrebbero ‘scuotere’ l’ambiente Juventus. A due giorni dal dispositivo del Collegio di Garanzia del Coni – che ricordiamo ha annullato la penalizzazione di 15 punti ripassando il tutto alla Procura federale d’Appello chiamata a esprimere un nuovo verdetto – in casa bianconera c’è ora aria di altri addii. Già perché il Collegio ha anche respinto i ricorsi della quasi totalita dei dirigenti bianconeri, ex – vedi Paratici e Arrivabene – nonché attuali con riferimento a Federico Cherubini.

Cherubini-Juve: ipotesi dimissioni
Cherubini e Scanavino (Ansa) – calciomercato.it

Al Direttore sportivo è stata di fatto confermata l’inibizione di sedici mesi. Ciò vuol dire che non potrà continuare a operare sul calciomercato, né svolgere attività diretta sul campo e rappresentare la società nelle interviste pre e post partita. Arrivato alla Juve nel 2012 per volontà di Marotta e con un contratto in scadenza nel 2024, adesso il 52enne di Foligno potrebbe in sostanza svolgere solo ruoli organizzativi, lontani appunto dalle questioni di campo e di mercato. Ecco perché, come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, non si può escludere che possa decidere di rassegnare le dimissioni emulando il suo ex ‘capo’ Paratici, dimessosi ieri da responsabile dell’area sportiva del Tottenham.

Paratici ha lasciato la Juventus un anno fa, a fine dicembre scorso è invece toccato ad Andrea Agnelli abbandonare la carica di presidente. Come riporta sempre la ‘rosea’, dopo il matrimonio con la compagna Deniz, ex dell’attuale CFO Calvo, Agnelli dovrebbe trasferirsi in Olanda dove ha sede l’Agnelli BV della quale lui è azionista come il cugino John Elkann. Attraverso l’A22 continuerà ad occuparsi del progetto Superlega.

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