Porto decisivo per Inzaghi: traghettatore e nuovo allenatore

L’Inter cade rovinosamente in casa dello Spezia, a pochi giorni dalla sfida col Porto: ora per Inzaghi si fa dura e anche l’esonero non va escluso

Non c’è pace per l’Inter e per Simone Inzaghi. Il punto è abbastanza chiaro, la sconfitta con lo Spezia è una di quelle gocce che se non ha fatto traboccare il vaso potrebbe farlo a breve. Perché i nerazzurri hanno perso l’ottava partita su ventisei in questo campionato e non è uno score accettabile per una squadra come l’Inter. E una rosa come questa.

Inzaghi rischia l'esonero se perde col Porto: Chivu e poi Motta
Simone Inzaghi – calciomercato.it

Perdere al ‘Picco’ vuol dire ripiombare violentemente con i piedi piantati, forse legati e saldati, a terra. Contro una squadra che aveva 21 punti prima di ieri sera, meno della metà dei 50 della squadra di Inzaghi. Che ora può essere raggiunta da Roma e Milan, e superata dalla Lazio. Doveva essere un ciclo di partite molto favorevole ai nerazzurri, il calendario sembrava chiaro: Sampdoria, Udinese, Bologna e Spezia. Sono arrivati 4 punti. E allora lo stesso Inzaghi non può più considerarsi completamente al riparo da ribaltoni già in questa stagione. Soprattutto in caso di eliminazione in Champions League con il Porto. Perché la chance di vincere la Coppa Italia e la conquista della Supercoppa non basterebbe più. Perdere e uscire al Dragao martedì aprirebbe scenari inaspettati fino a un paio di settimane fa. A quel punto pure un esonero non sarebbe da escludere totalmente.

Porto decisivo per Inzaghi: rischia l’esonero

Neanche a dirlo, la dirigenza ieri era nerissima. Al ‘Picco’ c’erano tutti Marotta, Ausilio e Baccin e anche oggi sarà un’altra giornata di passione. Tutti infatti saranno presenti ad Appiano Gentile, il colloquio con Inzaghi sarà inevitabile per parlare della sconfitta con lo Spezia e non solo. Lo stesso allenatore dovrà necessariamente prendere di petto la situazione e confrontarsi in maniera schietta con i giocatori.

Thiago Motta – calciomercato.it

Alcuni giorni fa vi abbiamo parlato del fatto che nello spogliatoio la fiducia verso Inzaghi non è altissima, in tanti non lo ritengono all’altezza. E questi nuovi stop di certo stanno confermando le loro perplessità. Ma in caso di ribaltone ed esonero se dovesse concretizzarsi un’eliminazione dalla Champions, cosa succederebbe? A completare la stagione sarebbe quasi sicuramente un nome già all’interno dell’organico. Ovvero Cristian Chivu, che gode di ottima stima in società. Ma sarebbe il classico traghettatore fino a fine stagione, prima di scegliere il nuovo tecnico.

Il nome preferito resta quello di Thiago Motta, altro profilo giovane ma già con buona esperienza e con risultati evidenti sul campo tra Spezia e Bologna. Poi si tratta di un ex, è amato e conosce la piazza, senza contare che anche economicamente non comporterebbe grandi sforzi. Sia nell’ingaggio che per il mercato. L’italobrasiliano piace però anche al PSG, che nutre grande stima per lui: in quel caso Motta dovrebbe scegliere. Anche se in questo momento non ci sono offerte concrete, ma è a conoscenza di questi interessamenti già manifestati. L’altra suggestione è il ritorno di Antonio Conte, che non vede l’ora di tornare in Italia (lo ha ribadito anche ieri) e lascerà ormai sicuramente il Tottenham. Rientrare anche ad Appiano sarebbe soluzione gradita, ma in questo caso per essere preso in considerazione da Marotta dovrebbe abbassare notevolmente le pretese. Sia nell’ingaggio che sul mercato.

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