Il difensore della Roma ha un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. Parla il dirigente, che fa il punto della situazione
Il calciomercato è andato in archivio ormai da più di una settimana ma per alcune squadre si è prolungato per alcuni giorni.
E’ successo lo stesso per la Roma di Tiago Pinto, chiamata a trattare la cessione di Nicolò Zaniolo al Galatasaray. Una trattativa, finalmente, conclusa che come vi abbiamo raccontato su Calciomercato.it, potrebbe fruttare alle casse dei capitolini una somma superiore ai 30 milioni di euro, attraverso i bonus. Si chiude dunque una lunga telenovela, che ha portato via tante energie.
Mourinho, adesso, potrà pensare esclusivamente al campo; Tiago Pinto, invece, potrà intensificare i contatti per i rinnovi di contratto. Le attenzioni, nell’immediato, saranno puntate su El Shaarawy e soprattutto Smalling, entrambi con un accordo in scadenza il prossimo 30 giugno.
Calciomercato Roma, futuro Smalling: le dichiarazioni di Pinto
Nel corso della conferenza stampa, il General Manager della Roma ha fatto il punto della situazione sul portoghese e l’italiano: “Chris fino a maggio può decidere cosa vuole fare mentre con Stephan decide il club. Stanno facendo molto bene. Abbiamo contatti continui per con Smalling, vorremmo continuare insieme”.
Riuscire a blindare i due giocatori sarebbe importante, anche perché la prossima estate non sono previsti grandi investimenti per via del Fair Play Finanziario: “Non c’è altra strada, ma sono convinto che lascerò la Roma meglio di come l’ho trovata, senza perdere ambizione – ammette Tiago Pinto -. Ma non è un tema solo per la Roma. Mourinho è il primo a sapere di questi paletti. Comunque non avremo vinto lo scudetto, ma neanche si può dire che non abbiamo vinto niente”.
La volontà della Roma su Smalling è davvero molto chiara. Le prossime settimane serviranno a capire se il matrimonio proseguirà o se l’inglese deciderà di sposare un nuovo progetto. Sulle tracce del giocatore, ricordiamo, ci sono Inter e Juventus, pronte a sfidarsi per mettere le mani sul giocatore. Tutto quindi è davvero nelle mani di Smalling.