Inzaghi ha un problema da risolvere: il dato che fa riflettere

L’Inter continua a manifestare poca costanza di rendimento. Un dato che si riflette soprattutto sull’apporto delle seconde linee: da Correa a Gagliardini passando per Gosens 

La stagione dell’Inter è stata fin qui decisamente troppo altalenante. Le cose migliori si sono viste certamente nel girone di Champions League, superato brillantemente alle spalle del Bayern Monaco e davanti ad un colosso come il Barcellona.

Inzaghi ha un problema da risolvere: il dato che fa riflettere
Simone Inzaghi ©LaPresse

In campionato invece l’altalena di emozioni e rendimento è stata palese fin da subito e si riflette particolarmente attraverso i numeri di una classifica che non sorride alla truppa di Inzaghi in ottica scudetto. La distanza dalla vetta è importante ormai da diverso tempo, nonostante Dzeko e compagni abbiano provato a rimettersi in gioco con la bella vittoria contro il Napoli. La sfida seguente pareggiata in casa del Monza è stata però la sintesi perfetta di ciò che al momento non va in casa nerazzurra. L’incostanza di rendimento e attenzione è un dato evidenziato soprattutto dall’atteggiamento difensivo, con ben 24 gol incassati, 20 dei quali fuori casa. Cali di tensione come quelli mostrati contro i brianzoli si sono ripetuti ciclicamente durante un’annata che rischia di viaggiare nel limbo tra ciò che poteva essere e ciò che invece rischia di diventare.

Inter, Correa è il capofila ma i flop sono tanti: le seconde linee non rendono

Per trovare la chiave della continuità, fondamentale per provare a vincere qualcosa, Inzaghi avrà bisogno dell’apporto efficiente di tutta la rosa. Un altro dato che preoccupa riguarda infatti proprio il rendimento delle cosiddette ‘seconde linee’.

Inzaghi ha un problema da risolvere: il dato che fa riflettere
Joaquin Correa ©LaPresse

La gara di Coppa Italia vinta contro il Parma solo ai supplementari, doveva rappresentare la grande chance per tanti di quei calciatori che hanno generalmente un minutaggio inferiore. La serata però ha continuato ad evidenziare il flop di molte delle seconde scelt nerazzurre. Uno su tutti Joaquin Correa, uomo simbolo di ciò che non funziona dalla panchina. Il ‘Tucu’ in un anno e mezzo di Inter ha convinto poco, con prestazioni sempre troppo altalenanti. Bocciato totalmente contro il Parma, l’argentino sgomita per provare a dire la sua, ma i soli tre gol messi a referto finora, tutti peraltro nelle prime quattro giornate, parlano chiaro. L’astinenza dura dallo scorso agosto e rischia di divenire un problema.

Poco brillante anche Gosens, pagato cifre importanti per essere titolare e finito per diventare vice Dimarco, mentre chi è certamente a fine corsa è Roberto Gagliardini, che ha sprecato la sua chance anche contro il Parma in una stagione in cui lo spazio era già risicatissimo. Errori anche per D’Ambrosio sempre utile ma meno sicuro rispetto al passato, mentre Bellanova e Asllani provano a dare timidi segnali. I due giovani interisti rappresentano un investimento per il futuro, ma nell’immediato dovranno già dare un contributo tangibile per guadagnarsi la riconferma e un maggiore spazio. Chi dà sempre il proprio apporto è invece Darmian, tanto da divenire la prima scelta di Inzaghi rispetto a Dumfries in questo inizio di 2023, almeno in campionato. L’olandese finisce quindi in quell’elenco di calciatori chiamati a cambiare marcia, anche perchè tra Monza e Parma è apparso poco brillante e autore di troppe disattenzioni.

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