L’ex calciatore della Juventus, Angelo Di Livio, ha da poco rilasciato un’intervista parlando di Gianluca Vialli, scomparso nelle scorse ore
Ciò che temevamo è purtroppo diventato realtà nelle scorse. Nel giorno dell’Epifania è arrivata una notizia che ha riempito di tristezza il cuore di milioni e milioni di persone. Perché a Gianluca Vialli era impossibile non voler bene. Era un uomo buono, che ha lottato come un leone di fronte alle varie difficoltà che la vita gli ha presentato.
L”ospite indesiderato‘ – così chiamava la sua terribile malattia – è riuscito ad avere la meglio, ma l’ex attaccante non hai mai perso il sorriso, quello che l’ha sempre contraddistinto anche nei momenti più bui. È stato ricoverato per giorni in un ospedale in quel di Londra, sorretto dal sostegno di tantissima gente. Un affetto immenso e non misurabile, che sfortunatamente non è bastato ad evitare il peggio. Come definire Gianluca Vialli se non leggenda del calcio italiano? Anzi, il talento in questo caso è andato oltre i confini nazionali, tant’è che nella fase finale della carriera Vialli ebbe l’opportunità di vestire la prestigiosa maglia del Chelsea. La scomparsa lascia un vuoto di proporzioni gigantesche, a maggior ragione considerando che nel giro di pochi giorni ci hanno lasciati pure personaggi del calibro di Sinisa Mihajlovic, Mario Sconcerti ed Edson Arantes do Nascimento, meglio noto come Pelé.
Di Livio su Vialli: “Ho perso il mio capitano”
Tutte figure che a loro modo hanno segnato la storia di questo meraviglioso sport. Numerosi i messaggi di cordoglio per la morte di Vialli e da poco ha rilasciato un’intervista l’ex centrocampista Angelo Di Livio.
I due sono stati compagni di squadra nella Juventus: un’esperienza memorabile, che li ha portati a festeggiare insieme uno Scudetto e una Champions League tra le altre cose. “Io ho perso il mio capitano e una persona speciale, ma tutta l’Italia ha perso un grande uomo“, ha dichiarato Di Livio ai microfoni di ‘Notizie.com’. Di Livio ricorda i bei tempi in bianconero: “Era il capitano di quella squadra e il vero leader. Un punto di riferimento importante per tutto il gruppo, per i più giovani e per chi arrivava da altri club“. Parole dolci e di grande stima, per un uomo che non scorderemo mai. CLICCA QUI PER L’INTERVISTA COMPLETA.