“La Juventus può scordarsi Milinkovic-Savic”: come cambia il mercato

La rivoluzione in casa Juventus, con l’addio di Agnelli e Ferrero nuovo presidente, inciderà anche sul mercato: addio a Milinkovic-Savic

Inizia una nuova era in casa Juventus: dopo le dimissioni di ieri dell’intero CDA, incluso Andrea Agnelli, il nuovo presidente bianconero sarà Gianluca Ferrero, così come annunciato dalla Exor, la holding che controlla il club. Ma sono tanti, gli scenari da valutare per quanto riguarda il futuro della società e della squadra.

"La Juventus può scordarsi Milinkovic-Savic": come cambia il mercato
Sergej Milinkovic-Savic © LaPresse

Le dimissioni del CDA, come raccontato da Calciomercato.it, vanno a inserirsi nel filone dell’inchiesta Prisma della Procura di Torino. Dal punto di vista della giustizia sportiva, la Juventus, in caso di un nuovo processo sportivo legato alla questione stipendi, potrebbe rischiare delle penalizzazioni in classifica oltre a una forte ammenda. Ma sono possibili anche altri effetti, sul campo.

Juventus, Damascelli ridimensiona il mercato: “Ma quale Milinkovic-Savic, ora andranno tagliati tanti costi inutili”

"La Juventus può scordarsi Milinkovic-Savic": come cambia il mercato
Sergej Milinkovic-Savic © LaPresse

Cambieranno, inevitabilmente, le strategie sul mercato del club piemontese, come spiega Tony Damascelli de ‘Il Giornale’ a ‘Radio Radio’. Il giornalista attacca il presidente dimissionario Andrea Agnelli e avverte sulla ‘austerity’ in arrivo: “La lettera di addio di Agnelli ha dei tratti profondamente infantili, quando parla del miedo escenico del Real Madrid senza motivo e quando cita una frase che non è di Nietzsche. La nomina di Ferrero e Scanavino è indice di una situazione molto grave dal punto di vista dei conti, che dovranno essere tagliati in maniera consistente, eliminando quelli inutili. E non parliamo soltanto degli stipendi dei calciatori. Non cambierà altro, la Juventus continuerà ad esistere, ma di certo Milinkovic-Savic e altri nomi ce li si può scordare. La fortuna della Juventus è che il campionato per ora è fermo”.

Sul tema, interviene nella trasmissione anche Sandro Sabatini, giornalista di ‘Sport Mediaset’, che spiega: “C’è qualcosa di molto più grande sotto, ma al tempo stesso parliamo a mio parere di qualcosa di distante dalla parte sportiva. Cherubini, che è il direttore sportivo, resta al suo posto, per dire. Delle similitudini con il 2006 ci sono, ma per il momento soltanto come cambiamento di equilibri di potere all’interno della famiglia: Elkann nel 2006 approfittò della situazione per far fuori Moggi, Giraudo e Bettega, ad oggi credo che sia successa la stessa cosa. Non so se ci saranno conseguenze dal punto di vista sportivo, anzi sinceramente ne dubito. Dal punto di vista penale, è un’altra storia. La famosa carta Ronaldo chiamerebbe in causa direttamente anche Cherubini ma per ora non l’ha trovata nessuno. Io credo non esista, perché se dovessi pensare che il tutto sia stato scritto su una carta volante parleremmo di dilettanti allo sbaraglio. Per quanto riguarda la giustizia sportiva, la Juventus per me non rischia granché, nemmeno a livello di penalizzazioni. Certo la Procura federale può riaprire quel fascicolo, ma la FIGC aveva avallato, all’epoca, le manovre di bilancio”.

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