Marotta tra Lukaku, mercato e scudetto: “Inzaghi deve riflettere”

Beppe Marotta ha rilasciato una lunga intervista, toccando tutti i temi caldi del momento: “Mercato? Le opportunità bisogna coglierle”

Ieri i nerazzurri hanno trovato una vittoria pesante in trasferta contro l’Atalanta, questa mattina Beppe Marotta ha commentato i temi più importanti del momento in vista della sosta per il Mondiale.

Marotta tra Lukaku, mercato e scudetto: "Inzaghi deve riflettere"
Beppe Marotta©LaPresse

Ai microfoni di ‘Radio Rai 1′, l’amministratore delegato dell’Inter ha analizzato così il momento della squadra. “Da ieri non è cambiato nulla di importante se non la consapevolezza di poter essere protagonisti anche in questo campionato, che tutti hanno definito anomalo. Oggi si chiude questa prima parte, si ripartirà il 4 gennaio, è qualcosa di inedito e tutti noi siamo curiosi di capire, anche per quanto riguarda le performance atletiche”.

Riguardo alla prima parte di stagione, poi, ha aggiunto: “Abbiamo avuto un approccio un po’ strano, un handicap misterioso di cui non capivamo le origini, poi l’allenatore e la squadra hanno applicato dei correttivi. Anche se oggi fa sensazione che fuori casa abbiamo un percorso e in casa ne abbiamo un altro. Fuori casa abbiamo inanellato 4 sconfitte, ma soprattutto in evidenza ci sono i 18 gol subiti, che sono tanti rispetto ai 22 totali. Questo è l’elemento che ci deve far riflettere di più, soprattutto per da parte dell’allenatore per riuscire a trovare dei rimedi”.

Inter a tutto Marotta: “Dzeko merita il rinnovo. Con Lukaku bisognerà essere cauti”

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Edin Dzeko © LaPresse

Diversi sono i passaggi di grande interesse dell’intervista rilasciata da Marotta, anche dal punto di vista del mercato che potrebbe vedere l’Inter protagonista nei prossimi mesi. Riguardo al fatto che con Dzeko si possa ripetere quanto successo in estate con Perisic, l’ad nerazzurro ha risposto in questo modo: “Non credo, perché comunque Dzeko ha dimostrato di voler rimanere con noi, è un giocatore che sicuramente ha dimostrato di valere il rinnovo. È un grandissimo professionista, molto attaccato alla maglia, ma soprattutto come tanti vecchietti in circolazione ha il vizio del gol, cosa che teniamo in considerazione. Al momento opportuno avvieremo i contatti, perché il nostro desiderio è quello di rinnovare, ma chiaramente deve esserci anche una volontà esplicita da parte del calciatore”.

Sulla situazione di Lukaku e la sua prima parte di stagione complicata, si è espresso Marotta: “Questo infortunio è stato un po’ imprevisto e imprevedibile, condizionato anche dalla volontà di essere in forma in fretta anche per essere al Mondiale. Bisognerà essere cauti, ma questo fa parte dei rischi d’impresa, gli infortuni sono all’ordine del giorno. Io sono proprio dell’avviso che non ci debba essere uno stress agonistico come c’è stato, c’è e ci sarà in questa stagione. L’auspicio è che sia a completa disposizione il 4 gennaio”. Anche sulle strategie di mercato dell’Inter, poi, il dirigente è stato piuttosto chiaro: “Le opportunità bisogna coglierle, ma io non credo che ci saranno opportunità che facciano al nostro caso. Sinceramente credo che questo gruppo sia competitivo”.

Marotta sul nuovo stadio e la situazione di Ronaldo: “Difficile convivere con il declino”

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Cristiano Ronaldo © LaPresse

Uno dei temi più caldi del giorno riguarda l’intervista di Cristiano Ronaldo e le sue dichiarazioni sul Manchester United. Beppe Marotta ha commentato le parole del cinque volte Pallone d’Oro: “Questo fa parte della grande passione di Ronaldo per il calcio, che per lui ha rappresentato veramente tutto. È difficile convivere con un declino che può essere principalmente fisico, perché l’anagrafe non si cancella. Non è facile per questi grandi campioni cercare di accompagnarsi verso la fine di una carriera, quindi lo capisco. Dall’altra parte c’è una programmazione societaria che va rispettata”.

Marotta è ritornato ancora una volta sulla decisione di portare CR7 alla Juventus: “All’interno di una struttura dirigenziale di un club ci sono sempre posizioni differenti, ma questo non significa che io ero contrario totalmente all’operazione Ronaldo. Era ed è un’icona, era ed è un campione. Poi è chiaro che bisogna valutare l’operazione anche in un contesto economico e finanziario, però sicuramente quello non è stato l’elemento di divorzio tra me e la Juventus. Credo che il mio ciclo fosse verso la fine ed è stato preso una decisione”.

Chiuso il capitolo Ronaldo, Marotta ha aggiornato i tifosi dell’Inter sulla situazione riguardo al nuovo stadio: “Noi qui siamo il fanalino di coda e continuiamo a dirlo. Ci sono solo 4 stadi di proprietà e l’età media degli stadi in Italia è di 60 anni. Questo significa che lo stadio inteso come asset della società in Italia è un aspetto altamente negativo. Sapete delle difficoltà burocratiche e la situazione curata dal nostro Antonello è una situazione di stallo, speriamo si possa risolvere presto”. Di seguito, tutte le altre dichiarazioni dell’amministratore delegato dell’Inter.

INTER-NAPOLI – “Ieri abbiamo giocato la quindicesima partita, 7 in casa mentre tutte le altre ne hanno fatte 8. Questo ha rappresentato un vantaggio per le altre. Anche l’anno scorso il Napoli era in vetta, quest’anno ha 5 punti in più dell’anno scorso e questo è il fatto più straordinario quando si va a leggere la classifica. Mancano 23 giornate, con 69 punti ancora a disposizione, io credo che non sia determinante la giornata del 4 gennaio. Bisogna migliorarsi dal punto di vista delle prestazioni”.

ARRESTO PROCURATORE ARBITRALE – “Domani è stato convocato un consiglio federale d’urgenza da parte del presidente Gravina. È una pagina molto triste, una delle più brutte della storia del calcio italiano”.

ULTRAS – “Io non voglio parlare di repressione, che è uno strumento estremo, ma di prevenzione. Il che significa creare un fenomeno di cultura maggiore rispetto a quello che è oggi, dove lo stadio è inteso come un’arena dove ci si scontra, mentre dovrebbe essere un luogo di aggregazione sociale”.

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