L’ennesima rivoluzione bianconera potrebbe partire stavolta dall’arrivo di un nuovo Direttore sportivo. Ecco il triplo scenario
Allegri resta, o forse no visto che in queste ore si parla di possibile decisione, alias esonero nel Cda in programma venerdì. In ogni caso sembra essere di nuovo alle porte l’ennesima rivoluzione, una ‘nuova’ Juventus che potrebbe seguire, seppur non del tutto il ‘modello’ ben rappresentato e portato avanti da Milan e Napoli. Stavolta, però, il cambiamento potrebbe partire dall’arrivo di un nuovo Direttore sportivo, di una figura competente e autorevole proveniente non dal mondo bianconero.
Per la scrivania si fanno adesso tre nomi, nel passato anche recente già accostati al club targato Exor: Cristiano Giuntoli, Igli Tare e Gianluca Petrachi. Dirigenti dal pedigree importante, il primo legato al Napoli fino a giugno 2024, il secondo in scadenza a giugno (e in rotta da tempo con l’ambiente e, soprattutto, con Maurizio Sarri) e il terzo ancora disoccupato dall’addio tumultuoso alla Roma.
E’ un ‘gioco’, quello da parte nostra di ipotizzare i possibili scenari, le possibili mosse di calciomercato con l’approdo a Torino di un nuovo Ds. Cosa accadrebbe se ‘La Vecchia Signora’ decidesse di affidare la gestione dell’area sportiva a Giuntoli? La prima scelta riguarderebbe la panchina, con il 50enne toscano che potrebbe optare per il ‘suo’ attuale allenatore, vale a dire Luciano Spalletti. Toscano come lui, l’ex Roma e Inter è ormai un tecnico maturo, abituato a determinate pressioni e con una idea di calcio propositiva che non sfocia nel talebano integralismo. E con Giuntoli c’è un grande feeling…
Il Ds saprebbe consegnargli gli uomini giusti, giusti anche per una Juve che probabilmente non sarà più propensa a spese pazze. Uno strappo alla regola potrebbe venir fatto solo per Kvaratskhelia, la rivelazione di questo inizio di stagione. Il giorgiano è una autentica ‘scoperta’ dello stesso Giuntoli e ai tempi di Paratici fu vicinissimo ai bianconeri. In alternativa occhio a Zielinski, che a Torino stimano da molti anni, mentre per la panchina i piani di riserva potrebbe essere Vincenzo Italiano e Roberto De Zerbi, quest’ultimo appena ingaggiato dal Brighton.
E se invece la scelta di Andrea Agnelli o chi per lui ricadesse su Igli Tare? Be’, in questo caso il primo colpo ‘da Juve’ sarebbe indubbiamente lui, Sergej Milinkovic-Savic, ‘pallino’ del dirigente albanese. Tra l’altro il centrocampista serbo è un obiettivo di lunga data, sempre attualissimo della dirigenza juventina negli anni frenata dalla valutazione di Lotito. Ma la prossima estate, con Milinkovic in scadenza nel 2024, il presidente della Lazio potrebbe essere costretto ad abbassare di molto (fino a 50 milioni?) le sue pretese. Per la panchina Tare potrebbe indirizzarsi su un Simone Inzaghi magari appena ‘scaricato’ dall’Inter. Oppure su profili di grande polso, quali Gattuso e l’ex Tudor.
La scelta di Petrachi, invece, vorrebbe dire Antonio Conte in panchina considerato il grande rapporto di amicizia tra i due. E, forse, addio di Andrea Agnelli alla presidenza… Comunque cel ritorno del salentino se ne parla già da settimane, pure perché il suo contratto col Tottenham è sempre in scadenza a fine stagione. Conte potrebbe chiedere, per non dire pretendere l’acquisto di almeno uno dei suoi ‘fedelissimi’ all’Inter, nella fattispecie Bastoni dato che in difesa manca un centrale di piede mancino.
Per rinforzare la corsia sinistra, Petrachi può indirizzarsi sull’ex Spinazzola che fu lui a portare alla Roma. Per il centrocampo, infine, il prescelto potrebbe essere Koopmeiners, pilastro dell’Atalanta. A proposito della ‘Dea’, Gasperini potrebbe rappresentare il ‘piano B’ a Conte, Juric la terza via.
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