Roma-Atalanta, Gasperini risponde: “Brutta botta per Mou. Palladino? Ho esultato”

Gian Piero Gasperini dopo la vittoria sulla Roma risponde a Mourinho ed esulta per la vittoria di Palladino contro la Juventus

Una vittoria sofferta contro la Roma, ma tre punti di fondamentale importanza per il cammino dell’Atalanta, che ora è in vetta da sola, aspettando Milan-Napoli. Al termine della partite il tecnico della ‘Dea’ Gian Piero Gasperini si è presentato in conferenza stampa rispondendo alle parole di Mourinho ed esultando per Palladino.

Roma-Atalanta, Gasperini risponde: "Brutta botta per Mou. Palladino? Ho esultato"
Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta ©LaPresse

Queste le parole del mister in conferenza:

Quanto pesa questa vittoria– “Ci speri sempre di vincere. Il livello di difficoltà era indubbiamente alto. Aver vinto ci dà una classifica fantastica, arrivando alla sosta primi in classifica. Non era pronosticabile. Stiamo facendo un po’ di rodaggio, abbiamo cambiato tanto. Se penso allo scorso anno, con tanti infortuni e diverse partenze, è veramente un rimpasto anche se non si vede tanto. Oggi in campo c’erano ragazzi giovani, aver vinto è fondamentale ma ovviamente dobbiamo crescere. Intanto il carattere, la voglia di vincere e fare il risultato sono caratteristiche importanti. Poi sul piano tecnico abbiamo dei margini di crescita.

Cambio filosofico– “Oggi è stato determinante Sportiello, ci sono partite in cui non ci tirano mai in porta ma alla prima occasione ci fanno gol. Oggi potevamo anche prendere gol, non siamo stati così ermetici, ma abbiamo giocato contro una squadra forte. C’era bisogno anche di questa partita. Dovevamo fare meglio nei disimpegni, nelle uscite, dovevamo fare meglio anche nel creare occasioni. Ma è chiaro che quando vinci il morale aiuta”.

Sostituzioni a fine primo tempo– “Li ho cambiati non per demerito, Scalvini ha fatto un gol meraviglioso, la sua lucidità mi ha spinto a volte a cambiargli anche ruolo. Quando arriva vicino all’area è determinante nel tiro, con lucidità. Ha sempre creato occasioni in tutte le partite. Nel primo tempo la Roma aveva preso campo soprattutto a centrocampo. De Roon e Koopmeiners hanno reso la vita meno facile ai centrocampisti loro. Hojlund ha iniziato un po’ così, non era facile, ma Muriel con la sua esperienza ci ha aiutato”.

Aspetto che dà più soddisfazione– “Se davanti giochi con Ederson e Pasalic finti attaccanti, sono dei centrocampisti, e con De Roon e Koopmeiners siamo tutti centrocampisti. Sul palleggio, la fase difensiva, ottieni risultati maggiori. Se vuoi stare lassù devi fare un altro calcio, se vuoi vincere devi fare gol. Noi lo scorso anno abbiamo perso l’opportunità durante cinque partite in casa. L’obiettivo mio e delle squadre che vincono non è difesa e contropiede, perché non vinci, ne sono convinto. L’Atalanta precedente poteva sembrare una squadra di sciagurati, facevamo un sacco di punti. Questa cosa fa parte della cultura italiana del calcio, che piace piace piace”.

Roma-Atalanta, Gasperini esulta per Palladino e ammette: “Senza Dybala è stato più facile controllare”

Roma-Atalanta, Gasperini risponde: "Brutta botta per Mou. Palladino? Ho esultato"
Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta ©LaPresse

Il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, continua la conferenza rispondendo a Mourinho, che aveva analizzato la partita come “facile” e svela di aver esultato per la vittoria di Palladino contro la Juventus.

Entusiasmo rinato nella squadra– “Questo è molto importante. È una motivazione che a volte viene sottovalutata. Alla fine del campionato scorso abbiamo avuto alcune colpe, abbiamo pagato l’Europa League, soprattutto il quarto di finale col Lipisa, lì abbiamo perso 3-4 partite di fila che non ci era mai capitato. Alcune situazioni clamorose successe contro l’Atalanta ci hanno tolto qualcosa. Poi dal raduno abbiamo avuto un qualcosa che ci rodeva contro ed è stata la benzina che ci ha fatto ripartire”.

Mourinho ha detto che era una partita facile. D’accordo?“Mourinho è giusto per certi aspetti che sia rammaricato. Perdere anche Dybala, per noi è stato più controllabile giocare senza di lui. Che fosse facile da vincere può darsi, ma se non l’hanno vinta allora hanno grandi colpe loro. Vincere facile e aver perso è una brutta botta”.

Il cambiamento della rosa l’ha aiutata?– “Gli anni passano, ci sono state tante Atalanta. Prima era una squadra composta da giovani italiani. Poi si è creata un’altra squadra in un anno e mezzo due. Poi non c’è stato più il ricambio anno per anno e ci siamo ritrovati nel ritorno dell’anno scorso in difficoltà. Ora non so quali saranno le strategie, io ho le mie idee, so che spesso possano non essere condivise. La società sa a cosa andiamo in contro, questo inizio di campionato è positivo e io cerco di fare il meglio”.

In molti prendono Gasperini come esempio– “Per tanti anni sono stato quasi incompreso. Come al Genoa, che arrivava dalla C e in Serie A al secondo anno ha sfiorato la Champions. Sono anni in cui sono usciti Palladino, Juric, Bocchetti. Lì si cambiava più rapidamente. Si parlava di calcio antico. La difficoltà è stata all’Inter, dove sono stato bocciato soprattutto per la difesa a tre, cosa che poi ha fatto sempre. Ora ci gioca anche Mourinho. All’Atalanta è arrivata la consacrazione, mi hanno dato modo di esprimere il calcio. Non capisco perché alcuni di questi vadano in una big, io ormai sono vecchio. Intanto Palladino ha vinto oggi, ho esultato, anche se mi dispiace per la Juve”.

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