ESCLUSIVO | Jorginho-Juve, accordo più vicino: data fissata

Dopo il match con la Fiorentina, Cherubini incontrerà l’entourage di Jorginho: c’è voglia di Juve, mancano ancora degli aspetti

L’interesse per Jorginho non è una novità per la Juventus. Anzi, per la Vecchia Signora si tratta di un gradimento che affonda radici lontane. Fin dai tempi di Sarri se ne è parlato della chance del ritorno in Italia per l’ex play del Napoli. Nelle ultime settimane, si sono rincorse voci su voci sul ritorno di fiamma della Juventus per Jorginho.

Jorginho in azione
Jorginho in azione ©LaPresse

Max Allegri sogna già una mediana con il regista del Chelsea e Pogba: magari un terzetto con Locatelli per regalarsi un centrocampo da primi quattro posti in Champions League. Ed è per questo che i dirigenti bianconeri devono accelerare: anche se ci sono diversi punti da andare a sviscerare, oltre a riferire di un appuntamento che potrebbe esser davvero cruciale per portare la trattativa verso il tratto finale.

Jorginho
Jorginho contro l’Aston Villa ©LaPresse

Incontro e condizioni per il closing della Juve

Secondo quanto appreso da Calciomercato.it, dopo la gara con la Fiorentina, l’operazione Jorginho entrerà nel vivo per la Juve. Il ds Federico Cherubini incontrerà l’entourage del centrocampista del Chelsea dopo la gara con la Fiorentina. Da domenica o da lunedì ci si metterà al lavoro per mettere la cornice giusta all’operazione. Il sì del calciatore non è in discussione, anche se vanno limati i soliti dettagli. Quello che bisognerà mettere a punto è la strategia per persuadere la nuova proprietà londinese, trovare gli uomini chiave da compulsare per trovare la quadra nel più breve tempo possibile.

Necessaria, ovviamente, anche un’uscita. L’uomo principalmente indiziato è Arthur. Il brasiliano è seguito da diversi club e ci potrebbe essere un asse londinese importante. Potrebbe essere, infatti, l’Arsenal a portare in Inghilterra l’ex Barcellona. Resta anche l’ipotesi Siviglia per Arthur: gli estimatori in Andalusia non mancano, ma resta da capire se c’è anche la concretezza economica che, invece, a Londra non manca.

 

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