CM.IT | Mbappé, il futuro con il fiato sospeso e quel vertice politico di martedì

La telenovela Mbappe, ormai vicina ai titoli di coda, vive di intrecci indissolubili tra aspetti sportivi e diplomatici

C’è un risvolto politico di primissimo piano all’interno della vicenda Mbappé, che evidentemente già da un po’ ha dato prova di non meritare solo ed esclusivamente letture sportive, peraltro di per sé già complesse da interpretare oltre i livelli ufficiali di comprensione. Martedì, quindi tre giorni fa, l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani si è recato a Madrid per il primo di una serie di summit istituzionali con il re Felipe e il premier Sanchez: in ballo, oltre alle forniture di gas, ci sono investimenti da qualche miliardo di euro spalmati su varie attività della Spagna, molto care alla famiglia reale e al Governo spagnolo.

Kylian Mbappe ©LaPresse

Tra gli scatti della giornata di visite e dialoghi ufficiali dell’Emiro non è passata inosservata la presenza nella delegazione qatariota, con un ruolo di primo piano, del presidente del Psg, Nasser al Kehaifi (immortalato a salutare la regina di Spagna): evidente che ufficialmente il suo ruolo lì, nel summit madrileno, non fosse di natura sportiva. I più maliziosi si sono interrogati su quanto Nasser fosse presente in qualità di ministro senza portafoglio e quanto invece volesse far sentire al collega Florentino Perez un peso in quella situazione da poter leggere con mille sfaccettature, arrivando anche a Kylian Mbappé. Insomma, qualcuno sostiene che quel vertice ravvicinato con ricadute economiche decisive e impattanti sul futuro della Spagna possa aver innescato a margine delle questioni portanti, anche un ragionamento sul bomber del Psg, visto che in questo momento il club che ha tolto le certezze al Psg sul futuro del suo attaccante è proprio il Real Madrid.

Intrigo Mbappé tra Mondiali e incontri politici

Al Khelaifi ©LaPresse

E allora sarebbe poi così lontano dalla realtà supporre che nel summit tra i reali di Spagna e i regnanti del Qatar ad un certo punto – magari scegliendo nel portafoglio delle espressioni più opportune quella del garbato sorriso di circostanza – qualcuno possa aver detto… “magari se in tutto questo ci evitate l’onte di perdere Mbappé nell’anno del mondiale a casa nostra ve ne saremmo grati”? Con Nasser seduto al tavolo che conta e con un orecchio lanciato sul tavolino per captare una risposta anche sussurrata? Siamo nel campo delle ipotesi, ma questa sembrerebbe per molti versi plausibile, dopo le ingerenze politiche francesi di Macron che in più di un’occasione si è esposto augurandosi che Mbappé potesse rimanere a Parigi. Insomma, è evidente che c’è in gioco qualcosa che è sempre più di molto oltre il contratto pur oneroso di quello che oggi è probabilmente il giocatore più forte al mondo o comunque sul podio (i gusti nel calcio sono sempre opinabili ed è anche questa la meraviglia dello sport che raccontiamo).

Mbappé contro il Real ©LaPresse

Riepiloghiamo per i più distratti quello che da due mesi scrive calciomercato.it, che ha registrato ogni pulsione relativa alla vicenda: la promessa di Mbappé al Real (sventolata sempre dagli ambienti madridisti); la storia dei diritti di immagine – emersa qui su Calciomercato.it – su cui si è pesantemente incagliata la trattativa in Spagna ridando speranza al Psg che ha rimontato posizioni e ha offerto l’impossibile al suo attaccante; la sensazione forte, dopo il Gala della Ligue 1 a Parigi domenica scorsa e le parole del giocatore (“Ormai ho deciso, lo dirò presto”) che non potesse più essere il Psg la scelta (se no perché non dirlo quella sera al Gala?). Da qualche ora la rimonta del Psg sembra riprendere vigore, per qualcuno definitivo: e non potrebbe non aver pesato nella svolta il summit politico-istituzionale Spagna-Qatar di martedì scorso (chissà se Macron non ne fosse a conoscenza già da un po’: certe agende viaggiano solo a livelli altissimi)?

A tutto questo – per infittire il giallo – si aggiungono le parole di mamma Mbappé che dice: “Le offerte di Psg e Real praticamente si equivalgono. A questo punto aspettiamo solo la decisione di Kylian”. Ma come – ci chiediamo – non aveva detto lui di aver già deciso? Dall’inizio di questa vicenda raccontiamo a chi ci legge di non interpretarla con la logica, che è stata messa a dura prova già più volte. La verità è che siamo davanti all’affare più importante degli ultimi anni. Manca poco, bisogna solo avere la pazienza di aspettare. Tutti i protagonisti hanno il fiato sospeso tranne uno, forse: lui, Kylian Mbappé.

Giorgio Alesse

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