CM.IT | Non solo D’Amico e Sartori: tra addii e ritorni, ecco il borsino dei Ds

Sartori più vicino al Bologna, D’Amico-Atalanta in stand by

Continua a fermentare anche il mercato dei direttori sportivi e ancora le caselle del puzzle non sono assolutamente messe al loro posto.

D'Amico-Atalanta in standby
D’Amico ©LaPresse

Un mercato che in certe circostanze può interessare e grande attenzione è riposta verso Bologna, il club rossoblù sta per avviare un rinnovamento importante che passerà sicuramente per il rinnovo del ruolo nella direzione sportiva del club. La corsa nelle ultime settimane si è concentrata su due nomi: Giovanni Sartori in uscita dall’Atalanta e Guido Angelozzi che a Frosinone sta portando avanti un progetto fatto di qualche felicissima intuizione sul mercato e buoni risultati da parte della squadra allenata da Fabio Grosso. Parliamo di due dirigenti con una lunga storia di calcio alle spalle e la giusta esperienza per rilanciare Bologna. E se fino a qualche settimana Angelozzi aveva rimontato posizioni, adesso sembra che sia tornato di nuovo Sartori in una posizione di vantaggio. Situazione fluida, ma è chiaro che più ci si avvicina al cambiamento più chi si trova avanti nella corsa può beneficiarne.

Giovanni Sartori in uscita dall’Atalanta
Sartori ©LaPresse

Spostiamoci sul fronte Verona, dove l’altro dirigente sulla bocca di molti per il gran bel lavoro fatto è Tony D’Amico: si era parlato per lui della possibilità di fare un primo importante balzo in avanti, visto che la sua candidatura sembra essere entrata prepotentemente nei radar dell’Atalanta che sta rivedendo un po’ i suoi assetti interni dopo le novità societarie. La situazione tra D’Amico e l’opportunità che arriva da Bergamo sembra però essere in una fase di stallo. Il dirigente del club scaligero sta facendo una serie di valutazioni personali. Dopo il lavoro fatto a Verona D’Amico se deve cambiare e crescere vuole farlo mettendoci la faccia e le responsabilità e non diluendo tutto questo in un ruolo che diventi condiviso. L’Atalanta da questo punto di vista ha bisogno evidentemente di determinare in maniera definita responsabilità e organigramma per la prossima stagione agonistica.

Al destino di Tony D’Amico potrebbe legarsi quello di Igor Tudor, il tecnico dell’Hellas Verona: se il dirigente resterà anche il tecnico croato potrebbe andare avanti. Di fronte ad una nuova avventura il binomio potrebbe proseguire altrove.

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