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CM.IT TV | Architetto Zavanella su ampliamento Stadium e San Siro

La notizia del giorno di Inter e Milan riguarda la possibilità di abbandonare la zona di San Siro

Rimane una grandissima incognita sul futuro del nuovo stadio di Inter e Milan. I due club, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbero aver deciso una volta per tutte di rinunciare al progetto sul quale lavorano da circa tre anni per costruire un nuovo impianto a San Siro, nella zona attualmente destinata ai parcheggi dello stadio.

CM.IT TV | Architetto Zavanella su ampliamento Stadium e San Siro
Gino Zavanella ©LaPresse

I due club potrebbero così traslocare a Sesto San Giovanni, come trapelato qualche settimana fa. Su quest’ultima ipotesi si è espresso Gino Zavanella nel corso della diretta della CMIT TV, illustre architetto che lavorò alla realizzazione dell’Allianz Stadium di proprietà della Juventus. Professionista rinomato che però non si occuperà del nuovo impianto di Inter e Milan: “Non mi hanno interpellato, sennò avrei accettato volentieri”.

Tornando alla sede del nuovo stadio, l’architetto Zavanella ha spiegato: “Io penso che, prima di tutto come stiamo facendo a Bologna, tutto quello che si può fare per vedere di recuperare lo stadio dov’è debba essere fatto. San Siro è un monumento storico, importantissimo per il calcio italiano, e ritengo che si possa recuperare e che comunque sia obbligatorio fare di tutto per provare a recuperarlo”.

Zavanella sulla CMIT TV: “Non penso stadio Juventus verrà ampliato”

CM.IT TV | Architetto Zavanella su ampliamento Stadium e San Siro
Gino Zavanella in diretta sulla CMIT TV

AMPLIAMENTO ALLIANZ STADIUM – “La Juventus, fino a prima dell’inaugurazione dello stadio, aveva una media di spettatori intorno a 20.000. Il dottor Umberto Agnelli voleva fare addirittura un impianto da 34mila. Io credo che i 40mila e qualcosa siano più che sufficienti nella storia della Juventus e forse anche nel futuro. Non penso che ci sia la necessità assoluta di ampliarlo. Dopodiché tutto è possibile con le tecnologie che abbiamo a disposizione”.

IMPIANTI VECCHI – “Uno stadio per avere una buona fruibilità deve avere: trasporti importanti, viabilità importante, parcheggi importanti o un trasporto pubblico importante. Dobbiamo pensare a degli stadi che siano utilizzabili sette giorni su sette perché intorno ad essi può nascere la soluzione di problemi cittadini. Non credo che esista un prototipo di stadio ripetibile e, dato che lo stadio da gran parte della cittadinanza è avvertito come un disturbo, deve restituire dei servizi”.

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