In mattinata i funerali a Roma di Pino Wilson, ex difensore della Lazio, morto domenica scorsa all’età di 76 anni. Presenti Tare, Immobile, Cataldi e Lazzari.
Ha riunito i laziali, ancora una volta, Pino Wilson. Centinaia di persone hanno partecipato in mattinata ai funerali dell’ex capitano della Lazio del primo scudetto, morto domenica scorsa all’età di 76 anni. 
Compagni di squadra dell’epoca, amici, tifosi di ogni generazione e una delegazione della Lazio di oggi, formata dal ds Igli Tare (presente già ieri in Campidoglio), Ciro Immobile, Danilo Cataldi e Manuel Lazzari, erano presenti alle esequie presso la Basilica del Cristo Re a Roma. Un bagno d’amore per l’ultimo saluto al difensore, diventato leggenda con la conquista del tricolore nel 1974, e poi fautore nel 2015 di un evento all’Olimpico, “Di padre in figlio”, capace di riportare allo stadio oltre 70mila persone dopo anni di contestazioni e scioperi del tifo. 
Un libero vecchia scuola, elegante, ricordato per il suo modo di giocare a testa alta e con la fascia da capitano rossa. La stessa che Immobile indosserà contro il Venezia lunedì prossimo all’Olimpico: “Mi fa piacere, sono contento che la Lega abbia accettato la proposta della Lazio – ha detto l’ex Scarpa d’Oro -. Pino è la storia della Lazio, storia della società di cui facciamo parte. Un grande capitano della squadra campione d’Italia. La sua scomparsa così all’improvviso è un grande dolore, ci ha lasciato tutti molto tristi”. In primis i giocatori di un tempo, Bruno Giordano, Massimo Piscedda, Giancarlo Oddi e Michelangelo Sulfaro, ma anche l’ex giallorosso Antonio Tempestilli.
“A lui abbiamo dedicato la vittoria a Cagliari anche se è avvenuta prima, vediamo di regalargli alla famiglia quella con il Venezia e di fare qualcosa per lui – ha continuato Immobile -. Noi prendiamo sempre dalla storia che ci insegna molte cose. Pino ci ha insegnato a lottare, a vincere, cerchiamo sempre di prendere dai migliori, e lui era uno di quelli”. All’esterno della chiesa è stato esposto uno striscione: “Sempre a testa alta: in campo e nella vita. Nel trionfo e nella polvere. Ciao capitano!”.