Inter, da finanziatore a proprietario | Il ruolo di Oaktree con la Beneamata

Dopo il prestito dello scorso anno, adesso Oaktree potrebbe pensare di entrare nel club nerazzurro con una presenza maggiore

Nonostante Suning sia riuscito a rimettere in sesto i conti per questa stagione, cedendo i due pezzi pregiati del progetto di Antonio Conte all’estero, le voci riguardanti la possibile cessione dell’intero club si susseguono da mesi. Steven Zhang, nel caso in cui dovesse mancare l’appuntamento con il secondo Scudetto consecutivo, potrebbe accettare di dover abbandonare la nave, un’imbarcazione che al momento necessita di non pochi interventi in ambito di budget e che costringerebbe Marotta a cedere dei pezzi pregiati anche a luglio.

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Il nuovo nome che si è fatto avanti, adesso, per rilevare le quote della Beneamata è Okatree, società di di gestione patrimoniale che potrebbe farsi avanti per convincere Suning a lasciar andare la società nerazzurra, che negli ultimi anni ha già visto diversi cambi di proprietà, da Thohir a Zhang.

Inter, da LionRock a Oaktree

A Suning potrebbe fare comodo, in questo momento, trovare un socio di minoranza che possa rilevare le azioni di LionRock, il fondo che attualmente ha il 31,05% delle azioni dell’Inter. Fondato nel 2011 a Hong Kong, si tratta dell’investitore esperto di private equity nei settori consumer, media, sport e finanza e attualmente offre consulenza strategica al club tramite Daniel Kar Keung Tseung e Tom Pitts, i due numeri uno di LionRock.

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C’è da dire che Oaktree al momento è già nel mondo del calcio, precisamente nello Swansea City, del quale Steven Kaplan è co-proprietario: l’americano è co-fondatore della società di gestione patrimoniale e nel 2012 aveva acquistato i Memphis Grizzlies insieme a Daniel E. Straus, altro nome che di recente è entrato nell’orbita dell’Inter per l’acquisizione della società. Due anni fa sempre Oakfree aveva rilevato tutte le quote del Caen, insieme a Pierre-Antoine Capton, così da avere un investimento anche nel campionato francese.

Inter, da finanziatore a proprietario: ecco Oakfree

Nel maggio del 2021 ha prestato 275 milioni di euro al gruppo Suning da investire nell’Inter, con un’operazione di finanziamento che è stata solo l’ultima svolta nel nostro Paese. Oaktree è infatti azionista al 40% di Mail Boxes, l’azienda del gruppo societario Famiglia Fiorelli leader dei centri di vendita, nonché di Stand by Me, società di produzione cinematografica e televisiva, alla quale appartiene ad esempio Una pezza di Lundini, della quale è proprietaria al 75%.

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Attività di grande prestigio, che vanno a giustificare anche gli asset del gruppo, che al momento ammontano a 166 miliardi di dollari. Ora l’ipotesi è che possano decidere di acquisire il club nella sua totalità dopo aver fatto un investimento di grande spessore: Alejandro Cano, managing director, ha spiegato durante il Business of Football Summit che al momento non è nelle previsioni future, ma “ma dire mai”. Il calcio, d’altronde, sta cambiando e, inevitabilmente, le società si stanno depersonificando, perdendo anche parte della passione che derivava dai presidenti pronti a investire nella propria società: l’ingresso dei fondi non supporta l’animo romantico, ma sicuramente fa in modo che le cose possano continuare a proliferare.

L’appuntamento con Oaktree per adesso, quindi, è rimandato, ma non è detto che in futuro non ci possano essere nuove considerazioni a riguardo, soprattutto a fronte del fatto che gran parte dei soldi di Suning, all momento, arrivano proprio dalla società americana.

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