“Vlahovic non basta” | ‘Avviso’ alla Juventus anche su Dybala

La Juventus pronta ad accogliere Vlahovic, ma un grande ex bianconero avverte i bianconeri: il serbo non basta, occhio anche a Dybala

La Juventus punta a chiudere oggi per Dusan Vlahovic, come raccontato dalla redazione di Calciomercato.it. Il serbo può essere il grande botto di gennaio dei bianconeri, per dare una svolta alla stagione e provare quantomeno a entrare tra le prime quattro in campionato.

La Juventus pronta ad accogliere Vlahovic, ma un grande ex bianconero avverte i bianconeri: il serbo non basta, occhio anche a Dybala
Dusan Vlahovic © LaPresse

Una mossa che sa anche di costruzione per il futuro, ma, come fatto notare già più volte da diversi addetti ai lavori, che potrebbe non essere sufficiente, in prospettiva, per tornare a puntare allo scudetto. Si unisce al coro anche il grande ex bianconero Marco Tardelli, che dalle colonne della ‘Gazzetta dello Sport’ dice la sua sull’innesto del serbo e sulle mosse che il club dovrebbe attuare in aggiunta per rafforzarsi ulteriormente.

Juventus, Tardelli su Vlahovic: “Per lo scudetto serve altro. Dybala non è lui”

"Vlahovic non basta" | 'Avviso' alla Juventus anche su Dybala
Paulo Dybala © LaPresse

Colpo Vlahovic ovviamente promosso da Tardelli, che spiega: “Acquisto importante, ha le qualità che servono alla Juventus, soprattutto quella di buttarla dentro, che serviva particolarmente. Si vede che ha qualcosa di speciale anche quando non segna, è uno che gioca anche per la squadra. Se sentirà la pressione? Non si può mai sapere la reazione all’arrivo in una grande squadra, ma giocare con gente di livello superiore di solito ti aiuta”. Ci sono però anche altre criticità per la Juventus, come detto: “C’è bisogno anche di altro, soprattutto a centrocampo – aggiunge – Qualcuno deve dare una mano a Locatelli. Per l’anno prossimo va trovato anche qualcosa in difesa, va fatto qualche cambiamento. Chiellini non può essere eterno, non mi sembra si fidino molto di Rugani“. E su Dybala: “Uno come lui non è mai di troppo. Sulle questioni contrattuali ci penseranno l’entourage e la società, ma deve dimostrare di valere quello che chiede. Ultimamente non è stato il leader di cui la Juventus aveva bisogno. Troppo discontinuo, non so quanto condizionato dal Covid e quanto dalla questione del rinnovo. Anche Cristiano Ronaldo non prendeva per mano la squadra, ma faceva 30 gol”.

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