ESCLUSIVO | Lupoli ‘gela’ la Juve: “Arsenal scelta giusta per Vlahovic”

Arturo Lupoli, ex Arsenal e Fiorentina, ha parlato del futuro di Vlahovic in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it

È l’uomo del momento Dusan Vlahovic, un attaccante ambito da tanti dei club più importanti del mondo tra cui la Juventus: abbiamo parlato del suo futuro con un giocatore che ha avuto un percorso simile.

ESCLUSIVO | Lupoli 'gela' la Juve: "Arsenal scelta giusta per Vlahovic"
Dusan Vlahovic ©LaPresse

In esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it, abbiamo intervistato Arturo Lupoli: a soli 17 anni fu prelevato dalle giovanili del Parma da Arsene Wenger per l’Arsenal degli ‘Invincibili’. Una grande squadra che vantava tra le proprie fila giocatori come HenryBergkampVieraPires e molti altri. Lupoli in comune con Vlahovic ha anche un passato in maglia viola. Come raccontato su queste pagine l’unico club ad aver presentato un’offerta ufficiale alla Fiorentina è stata l’Arsenal, ne abbiamo portato con l’attaccante attualmente in forza nell’Imperia.

La Premier può essere la scelta giusta per la crescita di Dusan Vlahovic? “Sicuramente si, in questo momento è il campionato più importante del mondo e tutti i giocatori ambiscono di giocare lì. In un percorso di crescita per un ragazzo giovane che sta facendo così bene voler giocare in Premier è un obiettivo importante, bisogna vedere se l’Arsenal è la squadra adatta per lui. I Gunners non stanno vivendo i loro anni migliori, ma è in una fase in cui con acquisti di livello e di prospettiva stanno cercando di tornare nella top four del calcio inglese e penso che Vlahovic possa essere una pedina molto molto importante da mettere a disposizione di Arteta per tornare ad essere competitivi ai massimi livelli”.

ESCLUSIVA CM.IT | Lupoli: “Vlahovic pronto per un grande club. Fabregas impressionante”

ESCLUSIVA CM.IT | Lupoli: "Vlahovic pronto per un grande club. Fabregas impressionante"
Arturo Lupoli con Henry e Pires ©️Getty Images

Quale è la dimensione migliore per la crescita di un giovane talento: una big o una squadra con meno pressioni? “Io penso che per quanto riguarda Vlahovic, pur essendo giovane, ha già dimostrato negli ultimi due anni di avere una stoffa e un talento incredibile. Ha già segnato tanti gol in Serie A e quindi penso che il passaggio in una big non sia troppo grande. Poi è normale che una squadra come la Fiorentina sia perfetta per la sua crescita, per le sue caratteristiche e per dimostrare tutto il suo talento, ma capisco anche la voglia da parte sua di andare in un club importante come può essere l’Arsenal o tante altre squadre. L’ambizione del giocatore e della squadra in cui andrà devono andare di pari passo e penso che l’Arsenal possa essere una grande opportunità per lui”.

Quanto conta la presenza di un determinato allenatore nelle scelte di carriera di un calciatore? “Conta tantissimo ed è fondamentale avere un allenatore che crede in te, nelle tue qualità e che ti dà la fiducia di cui hai bisogno. Quando hai un talento grande come quello di Vlahovic le cose vengono più facili, però come lui ha ringraziato più volte gli allenatori, e nello specifico Prandelli, che hanno creduto in lui: per un attaccante sentire la fiducia fa una differenza enorme. Penso che lui abbia fatto un step importantissimo a livello mentale e di potenzialità che doveva esprimere. L’allenatore è forse la cosa più importante che deve valutare un giocatore che cambia squadra”

C’è un allenatore in particolare che ti senti di consigliare a Dusan? “Di consigli non mi sento di darglieli, perché ognuno nella sua carriera nel bene e nel male fa le sue scelte. Sicuramente una squadra che arriva e investe tanti milioni tra cartellino, ingaggio e tutto il contorno che sta intorno a Vlahovic sicuramente fa un acquisto molto importante e deve coinvolgere l’allenatore nella scelta. Ma penso che al momento ci sono pochi allenatori che non investirebbero su Vlahovic perché sta facendo vedere cose strabilianti e per un ragazzo di 21 anni è qualcosa di fuori dal comune. Chiunque lo prende fa un grandissimo acquisto”

Quale giocatore, tra i tanti con cui hai condiviso lo spogliatoio nella tua carriera, ti ha impressionato maggiormente? “È una domanda non facile, perché citare gli Henry, i Bergkamp, i Mutu o i Vieri sarebbe facile perché sono stati campioni a livello mondiale. Nella mia esperienza a Londra un giocatore che mi ha impressionato tantissimo è stato Fabregas, perché arrivava dal Barcellona, aveva 17 anni e Wenger dopo pochi mesi lo mise al centro del progetto affiancandolo a Gilberto Silva e Vieira a centrocampo. E l’anno dopo Vieira passò alla Juventus perché Wenger era convinto di avere il giocatore in grado di cambiare le sorti dell’Arsenal, per questo nomino lui: a livello di maturità a 17/18 anni giocare titolare in Premier League e in finale di Champions League contro il Barcellona a Parigi penso sia una cosa per pochi. Ora penso ai due fenomeni del Barcellona, Pedri e Gavi, che possono essere giocatori di quel livello. Fabregas è stato assolutamente il ragazzo con un talento e con una classe innata che mi ha impressionato di più”.

 

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