Caso Calhanoglu, furia Inter e precedente Juve: “Grave ingiustizia”

Il caso Calhanoglu fa discutere non poco nelle ultime ore. La reazione della parte Inter non si fa attendere, anche riguardo un precedente juventino

Dopo il danno, la beffa. Forse troppo semplicistica, ma sicuramente adatta alla situazione che sta vivendo l’Inter e Hakan Calhanoglu nello specifico.

Caso Calhanoglu, furia Inter e precedente Juve: "Grave ingiustizia"
Calhanoglu © LaPresse

A un punto dal Milan e con la gara con il Bologna in bilico, i nerazzurri perderanno il centrocampista turco anche per la partita di domenica sera, alle 20:45, contro la Lazio per squalifica. Ma prima di gridare al complotto, spieghiamo meglio la situazione. Calhanoglu, ammonito nella gara contro il Torino e diffidato, avrebbe dovuto saltare la sfida del 6 gennaio contro i rossoblù come da regolamento. Non essendo stata giocata, però, l’ex Milan dovrà scontare il turno di squalifica nella partita contro gli uomini di Maurizio Sarri. Una situazione che ci fa rivivere un caso analogo, verificatosi un anno fa, quello di Adrien Rabiot. Lo scorso anno il francese avrebbe dovuto scontare la sua squalifica nel match Juventus-Napoli, inizialmente vinto 3-0 a tavolino dai bianconeri, ma poi ha dovuto scontare la squalifica nella gara immediatamente successiva alla sentenza. Una storia che ora si ripete e che non fa piacere ai tifosi nerazzurri.

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Caso Calhanoglu, la reazione dei tifosi dell’Inter

Caso Calhanoglu, la reazione dei tifosi dell'Inter
Calhanoglu © LaPresse

Il turco avrebbe potuto smaltire di fatto già il suo turno di stop. Non per Gerardo Mastrandrea, il giudice sportivo che ieri ha dato un parere diverso sulla questione. E senza il suo parere, l’ex Milan non potrà scendere in campo contro la Lazio. Per questo, nella mattinata di oggi, l’ira dei tifosi dell’Inter si è scatenata sui social. C’è chi grida alla “grave ingiustizia”, chi si lamenta del trattamento ricevuto dalla Beneamata. Una cosa è certa: la questione farà discutere ancora nelle prossime ore. Di seguito vi proponiamo alcuni post Twitter sulla vicenda.

 

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