Inzaghi allo scoperto: “Diventerà una bandiera dell’Inter”. Poi ‘avvisa’ Dumfries

Da Barella a Lautaro passando per Dzeko e Perisic, parla il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi 

Nell’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, Simone Inzaghi è stato al gioco consistente nel ‘riconoscere’ i suoi giocatori all’Inter nelle foto che gli venivano mostrate. Da Barella a Lautaro passando per Calhanoglu, ecco le parole del tecnico nerazzurro.

Simone Inzaghi ©LaPresse

BARELLA – “Nicolò è un grandissimo calciatore e ha grandissime qualità umane, come dimostra il rinnovo del contratto. Diventerà una bandiera dall’Inter”.

DIMARCO – “Lo chiamo Dimash come molti dei suoi compagni. E’ stata una grande scoperta, un giocatore tecnico e intelligente che capisce il gioco. Farà bene qui”.

DUMFRIES – “De Vrij l’ha aiutato tantissimo e questa è stata la sua fortuna. Deve continuare così sapendo che nel suo ruolo abbiamo un altro grande giocatore come Darmian”.

PERISIC – “Negli anni in cui l’ho affrontato mi ha sempre impressionato. Per me è stata una piacevole scoperta, ha fatto un girone d’andata sorprendente. La cosa che mi ha colpito di più è stata la sua disponibilità”.

LAUTARO – “Giocatore completo che sente le responsabilità. E’ uno dei leader di questa squadra, dà sempre tutto in campo e si arrabbia se lo tolgo prima o se parte dalla panchina. All’inizio lo chiamavo ‘Lauto’, poi ho capito che sarebbe stato meglio chiamarlo ‘Toro’ o ‘Lauti'”.

DZEKO – “E’ il primo nome che ho fatto alla società dopo la richiesta di Lukaku di andar via. Lo conoscevo già per averlo affrontato nei derby capitolini, è sempre stato uno dei giocatori più forti del nostro campionato”.

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Inter, Inzaghi su Calhanoglu: “In vacanza più tempo con lui al telefono che insieme ai miei famigliari. E’ il giocatore ideale per il mio calcio”

Hakan Calhanoglu ©LaPresse

CALHANOGLU – “Un paio di giorni dopo l’incidente di Eriksen, la società e io abbiamo deciso di puntare su di lui. Ero in vacanza a Ponza e sono stato più tempo con lui al telefono che insieme ai miei famigliari. Abbina quantità e qualità, è il giocatore ideale per il mio calcio. Ha avuto bisogno di tempo, ma la forza di questa Inter è il gruppo”.

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