Juventus, la verità di Buffon: “Dopo un mese era avvilito”

Lunga intervista di Gianluigi Buffon, l’ex portiere della Juventus ritorna sugli anni in bianconero e svela un retroscena particolare

Tra due mesi compirà 44 anni, ma è ancora in grado di fare la differenza. Gianluigi Buffon, tornato a Parma, da dove aveva cominciato, tra i pali da’ ancora spettacolo in Serie B.

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Gianluigi Buffon © LaPresse

L’ex portiere della Juventus e della Nazionale, ospite a ‘Tiki Taka’, ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato delle sue scelte recenti e del suo passato, bianconeri compresi. Sull’attuale squadra di Allegri, spiega: “Il mister ha fatto bene a tornare se è convinto di poter incidere. La sua Juve non gioca male, imbruttisce le partite, sono quelle le caratteristiche che deve avere. Vincere la Champions è complicato in questi anni, ma quando la squadra è più in difficoltà ha sempre dei colpi di reni”.

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Maurizio Sarri © LaPresse

Sul suo ritorno in bianconero dopo il Psg, dichiara: “Non è vero che sono tornato per aiutare Sarri. Volevo vincere la Champions con questa dirigenza e questi compagni, sarebbe stata una soddisfazione enorme: a Parigi quando persero con l’Atletico Madrid ero stato male”.

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Sul tecnico di Figline Valdarno e sulla questione della squadra ‘inallenabile’, la spiegazione di Buffon è la seguente: “Sarri ha avuto da subito delle difficoltà con noi, ci sono stati degli attriti con qualcuno. Non è scoccata la scintilla. Dopo un mese si è reso conto che non avrebbe potuto fare il tipo di lavoro che aveva fatto sempre e che avrebbe dovuto mediare. Per lui si trattava di una cosa avvilente, non aveva quell’entusiasmo che di solito ha uno come lui”.

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