Il “messaggio forte” di Allegri e della Juventus: spediti in panchina

Il campionato della Juventus di Massimiliano Allegri non è iniziato nel migliore dei modi: domani, contro lo Spezia, l’occasione per il riscatto

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Il "messaggio forte" di Allegri e della Juventus: spediti in panchina
Massimiliano Allegri ©️ Getty Images

Tiene, e non potrebbe essere altrimenti, banco ancora il momento che sta vivendo la Juventus in questo inizio di stagione. Solo due i punti conquistati dalla squadra bianconera in queste prime quattro partite di campionato, nessuna vittoria all’attivo e domani farà visita allo Spezia di Thiago Motta, col morale a mille dopo la vittoria contro una diretta concorrente per la salvezza come il Venezia. Sull’argomento si è espresso anche il giornalista Paolo De Paola, che ha parlato anche dei ‘panchinari’ Chiesa, Kulusevski e de Ligt: “È sicuramente una delle più brutte partenze di sempre nella storia bianconera, però contro il Milan ho visto enormi passi avanti sotto il profilo di gioco – le sue parole a ‘Radio Punto Nuovo’ – Mettendo in panchina de Ligt, Chiesa e Kulusevski, Allegri ha voluto lanciare un messaggio forte ai tre giocatori“.

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“Napoli da Scudetto! Antonio Conte come Fabio Capello”

De Paola ha, poi, parlato anche della capolista Napoli, a punteggio pieno dopo la rotonda vittoria per 4-0 sul campo dell’Udinese ottenuta ieri: “Ha tutto per lottare per la vittoria del campionato. Spalletti si sta dimostrando un grande risanatore di menti e di società, risolve spesso i conflitti interni, come successo con Totti alla Roma e Icardi all’Inter. Il suo unico problema riguarda i rapporti con i piani alti della società, è questo che gli è costato la panchina dell’Inter nel 2019, anche se Antonio Conte, che ha preso il suo posto, ha sparato più volte a zero contro la dirigenza nerazzurra. Trovo molte analogie tra Conte e Capello, entrambi pensano più a sé stessi che ai propri club. Mi impressiona l’asse centrale costituita da tre colossi come Koulibaly, Anguissa e Osimhen. Spalletti ha più cultura, non solo calcistica, rispetto a tanti suoi colleghi eccessivamente integralisti”. Una vera e propria investitura per la squadra di Aurelio De Laurentiis e del suo allenatore.

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