Salernitana-Roma, Mourinho: “Ero tranquillo” | Poi un desiderio sulla rosa

Le parole di Mourinho sulla vittoria della Roma sul campo di Salerno con le parole d’ordine: tranquillità e tempo

Jose Mourinho vince 4-0 all’Arechi contro la Salernitana e si gode la sua Roma ai microfoni di ‘DAZN’, con grande serenità: “Era impossibile non vincere, ero molto tranquillo: la squadra stava giocando troppo bene. Ero preoccupato contro la Fiorentina per la superiorità numerica, ma oggi no: abbiamo pressato, giocato alto, non abbiamo concesso niente, non abbiamo mollato mai e controllato tutto. Abbiamo fatto girare la palla, abbiamo fatto in modo che loro si stancassero, attaccato la profondità e trovato delle giuste dinamiche sulle quali ci siamo allenati in questo giorno”.

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Abraham © Getty Images

Mourinho: “Ero tranquillo” | Poi un desiderio sulla rosa

L’arrivo a Roma è stato sin da subito tranquillo per Mourinho: “Quando sono arrivato l’ho fatto con felicità: ero contento di tornare in Italia, di farlo in una squadra con veri tifosi, con gente che sente la passione. Sappiamo che in questo Paese la gente è speciale con la propria squadra. Penso che avevo bisogno di tornare a sentire questo tipo di sensazione. Tranquillo non posso dirlo, ma sicuramente la parola chiave per me è stato ‘tempo’, perché questo porta tranquillità. Non ne voglio troppo, né dell’uno, né dell’altro, perché va contro la mia natura: non voglio finire settimo od ottavo, perché voglio accelerare il processo di crescita”.

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Un desiderio da parte del tecnico per la propria rosa: “Stiamo costruendo un bel gruppo: mi piacerebbe avere più esperienza in panchina, perché servirà avere una rosa completa e non solo di una squadra che sta in campo. Ci sono rose più ricche della nostra, ma mi fa piacere lavorare con questi ragazzi. Contro le squadre più forti di noi e più importanti giocheremo per vincere, magari perderemo o magari ne vinciamo alcune, ma non voglio trasformare la mentalità di questa squadra”.

Serie A che ritrova gli allenatori, ma perde i giocatori: “I giocatori sono più importanti degli allenatori, senza di loro è difficile vincere. Io sono contento di tornare e di trovare una nuova generazione di allenatori: Spalletti è tornato, Allegri anche, Sarri, aspetto Ranieri e Conte, ma è anche bello vedere giovani con idee diverse e propositive, ma i giocatori restano più importanti”.

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