Inter, addio Lukaku: Marotta fissa il prezzo | Spunta l’erede

Pressing del Chelsea su Romelu Lukaku: l’Inter potrebbe dare il via libera per 150 milioni. Marotta si muove per l’eventuale sostituto

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Romelu Lukaku ©Getty Images

Il Chelsea fa tremare i tifosi dell’Inter. I ‘Blues’ campioni d’Europa fanno sul serio per Romelu Lukaku, primo obiettivo per l’attacco di Tuchel dopo il mancato assalto dei londinesi ad Haaland. Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di Calciomercato ISCRIVITI al canale YouTube.

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Il club di Premier League avrebbe già formulato più di un’offerta ai campioni d’Italia, incassando al momento sempre una risposta negativa da parte della dirigenza di Viale della Liberazione. Il Chelsea sarebbe disposto a spingersi fino ad una proposta da 100 milioni di euro cash, oltre eventualmente all’inserimento di una contropartita come ad esempio Marcos AlonsoPer avere aggiornamenti in TEMPO REALE sulle ultime di CALCIOMERCATO, ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE TELEGRAM!

Calciomercato Inter, poker di nomi con la cessione di Lukaku

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Duvan Zapata ©Getty Images

L’Inter però al momento resiste e rimanda al mittente le avance dei ‘Blues’. I nerazzurri comunque avrebbero messo una soglia limite all’incedibilità del centravanti belga. Lukaku avrebbe un prezzo e Beppe Marotta lo valuterebbe per una cifra vicina ai 150 milioni di euro come riporta ‘Repubblica.it’. Una somma astronomica che in quel caso farebbe seriamente vacillare l’Inter, aprendo all’addio del bomber classe ’93. E in caso di separazione con l’ex Manchester United, il sodalizio di Suning avrebbe già individuato le alternative. 

Nella lista figurerebbero Zapata e Correa, quest’ultimo con caratteristiche diverse ma che piace da tempo alla dirigenza interista e al suo ex allenatore Simone Inzaghi. Da non trascurare anche l’ipotesi Vlahovic, anche se la Fiorentina valuterebbe almeno 50 milioni il gioiello serbo. Difficile, infine, una possibile offensiva per Immobile considerando lo ‘sgarbo’ Inzaghi in panchina e l’arrivo al Milano del tecnico dopo la separazione (non senza schermaglie) con la Lazio e il patron Lotito. 

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