CMIT TV | Gerolin: “Donnarumma? All’Udinese sarebbe finito in tribuna”

Alla CMIT TV, l’ex ds dell’Udinese Manuel Gerolin commenta l’addio di Donnarumma al Milan e bacchetta i rossoneri

Puntata intensa del TG della CMIT TV, con tanti ospiti importanti. Tra questi, l’ex ds dell’Udinese Manuel Gerolin, con cui abbiamo commentato il trionfo dell’Italia a Euro 2020 ma non solo. “Mancini è stato l’autore di questa impresa con la I maiuscola – ha spiegato – Ha dato un grande gioco all’Italia, abbiamo strameritato questa vittoria. Eravamo abituati a vivere momenti complicati, che non ci sono stati. Su chi punterei sul mercato? Sempre sui giovani. Abbiamo visto poco Bastoni, ma ha qualità importanti. Pensavo se non fosse il caso di farlo giocare al posto di Chiellini, ma il CT ha scelto per l’esperienza. Esperienza che ha dimostrato di avere anche Donnarumma, vista la sua reazione glaciale al rigore decisivo”.

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Donnarumma
Gianluigi Donnarumma © Getty Images

Milan, Gerolin su Donnarumma: “Avevano un’unica strada per trattenerlo”

Sull’ormai ex portiere rossonero: “Se poteva rimanere al Milan? Si fa fatica a uscire dalle logiche degli aumenti di ingaggio, i rossoneri avrebbero dovuto compiere un grande sforzo per accontentarlo. Per arrivare ai livelli del Psg occorre trovare risorse e una proprietà consolidata. E’ un caso che non nasce oggi ma da tre anni a questa parte. L’unica arma che aveva il Milan era quella di non farlo giocare. Arrivati a fine stagione non c’era più possibilità di trattenerlo, ho vissuto tante situazioni simili. All’Udinese, Pozzo mandava in tribuna chi non rinnovava. Occorre grande attenzione in queste situazioni. Se tre anni fa avessero fatto delle proposte di un certo tipo, sarebbe potuto anche rimanere, chissà”.

Su De Paul: “Cosa perde la Serie A senza di lui? Perde di qualità, sicuramente, come con l’addio di Donnarumma. Il campionato con la vittoria dell’Europeo ha comunque riguadagnato in attrattività. Se De Paul poteva andare via prima? Dei contatti ci sono stati, con l’Inter, con tante altre squadre. L’esigenza era quella di farlo maturare e farlo arrivare alla cifra giusta. La maturazione è stata ideale anche per la sua cifra tecnica. Andare via troppo presto era un rischio per lui, ma quest’anno ha dimostrato tante cose”.

 

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