ESCLUSIVO | Khechikashvili: “Agnelli bravo presidente, ma sulla Superlega ha sbagliato”

Tariel Khechikashvili, presidente del Saburtalo ed ex Ministro dello Sport georgiano, ha parlato della Superlega, dell’UEFA e di Agnelli

La questione Superlega sta tenendo banco in tutta Europa, anche dopo la sospensione e l’abbandono dei club inglesi. A tal proposito, la redazione di Calciomercato.it ha ascoltato in esclusiva il presidente dell’FC Saburtalo, squadra di Serie A georgiana, ed ex Ministro dello Sport, Tariel Khechikashvili. Si è parlato di Superlega, dei progetti di UEFA e FIFA, della figura di Andrea Agnelli e del calcio in Georgia.

Salve, presidente. Cosa ne pensi della Superlega?

“Il calcio è un tema fondamentale delle nostre vite e la sua innovazione lo è altrettanto. Ma l’UEFA ha deciso di fermare giustamente questo progetto: negli ultimi dieci anni, UEFA e FIFA stanno lavorando alla popolarizzazione del calcio. Io sono stato Ministro dello Sport in Georgia, e appena è stato eletto, abbiamo ricevuto la visita di Ceferin a Tbilisi. Il suo messaggio di sviluppo del calcio e dello sport in generale è diverso da quello delle 12 squadre della Superlega, che la pensano in modo diverso. Bisogna sedersi intorno a un tavolo e parlare coi presidenti di Real Madrid e Juventus. Il Covid-19 è stato il problema più importante, ma l’UEFA sta sviluppando progetti di qualità anche con l’inserimento della Conference League, non serve che questi 12 club si uniscano sotto la Superlega. Anche la Champions in origine nasce come evoluzione, e i club della Superlega insieme all’UEFA devono lavorare insieme per lo sviluppo del calcio”.

Dunque, la Champions del 2024 è una buona soluzione adottata dall’UEFA?

“Verranno fatte delle analisi a riguardo, con più squadre impegnate. Più popolarizzazione vuol dire che il livello sarà più alto, l’UEFA aiuta tutte le squadre. Ascoltiamo i 12 club della Superlega per avere più dettagli possibili e illustriamoli all’UEFA e alla FIFA per trovare una soluzione. Dirigenti e calciatori, anche delle suddette squadre, si sono espressi in maniera negativa sulla Superlega. I presidenti troveranno una strada”.

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Un parere sulla figura di Andrea Agnelli?

“Agnelli è una persona molto gentile e un presidente molto bravo, dopo il caso Calciopoli ha fatto molto bene alla Juventus. Il brand dei bianconeri è conosciuto in tutto il mondo e anche in Georgia ha una popolarità molto alta. Anche questo è innovazione. Viene da una famiglia molto importante, il suo nome è molto ‘grosso’. La Juventus è sempre stato un club di alto livello, mi vengono in mente calciatori strepitosi come Paolo Rossi, Platini, Zidane. Ma sulla Superlega io confermo e confermerò le decisioni che ha preso e prenderà l’UEFA“.

L’UEFA con l’istituzione della Conference League aiuterà anche il calcio georgiano.

“Negli ultimi anni il Saburtalo ha vinto il campionato nazionale e la coppa. La Conference ci darà la possibilità di confronto con altri club europei del nostro livello. E’ un’ottima soluzione, UEFA e FIFA lavorano anche a livello di promuovere la competizione a livello di business. Il calcio georgiano è in via di sviluppo: il nostro governo, la federazione e l’UEFA stanno lavorando insieme per raggiungere i traguardi prefissati”.

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L’obiettivo è quello di arrivare ai livelli di Russia e Ucraina?

“La Georgia ha talenti di 19-20 anni che ci permettono di competere alla pari con Francia, Italia, Germania con le nazionali. I modelli di Russia e Ucraina sono di riferimento, anche per una questione storica e geografica del passato. Ciò che manca in Georgia è avere dei proprietari privati che investano nei club e immettano capitali. Bisogna creare una nuova cultura, il Saburtalo ha tanti rapporti con top club come Atletico Madrid per i giovani talenti dell’Academy, del quale il 30% ora è in nazionale maggiore. Negli anni scorsi anche squadre italiane come il Verona sono state qui per delle amichevoli. Spero che questa cosa continui anche in futuro per uno sviluppo sempre più ampio”.

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