Calciomercato Milan, Tomori: “Futuro? Deciderà il club. Vorrei festeggiare a giugno”

Il difensore rossonero Tomori intervistato dalla ‘BBC’ parla di quelle che sono le sue speranze per la fine della stagione e del suo futuro

Fikayo Tomori è arrivato al Milan a gennaio, in prestito dal Chelsea con il benestare di Lampard, poco prima del suo esonero. Ai microfoni della ‘BBC’, il difensore ha commentato l’andamento della propria stagione in rossonero, partendo però da un tema delicato. Quello del razzismo. “Con i social media facilmente accessibili da tutti quanti una persona riesce facilmente a creare un account fake e lanciare insulti razzisti verso qualcuno. Basta poco, anche un errore durante la partita” ha detto Tomori. “Devono essere le piattaforme social a cercare di arginare questo aspetto, bannando alcune parole o comunque fermando questo comportamento”.

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Milan, Tomori: “Futuro? Decideranno i club”

Tomori Milan West Ham Rennes
Stefano Pioli e Fikayo Tomori © Getty Images

Inevitabile il paragone tra la Serie A e la Premier League da parte di Tomori, che ci tiene a sottolineare il comportamento dei giocatori oltremanica: “In Premier League da quando siamo tornati in campo dopo il lockdown ci siamo inginocchiati prima di ogni partita eppure dopo qualche mese c’è ancora chi subisce insulti razzisti. Bisogna educare le persone a esporsi e mostrare che sia sbagliato, punendo chi continua a tenere questo atteggiamento”. Parlando dell’Inghilterra non si può non pensare a quello che è stato il suo passato recente: “Sta ai club decidere quale sarà il mio futuro. Da quando sono arrivato al Milan penso solo a questo club, quindi quello che succede al Chelsea resta lì, non commento l’esonero di Lampard“.

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Questo porta il difensore rossonero a commentare quello che sarà il suo futuro in Italia, allora: “Sono stimolato per quanto stiamo facendo. Essere in un club storico come questo a lottare per la testa della classifica è qualcosa che mi emoziona. Spero di poter festeggiare lo Scudetto a fine stagione e anche di essere chiamato dall’Inghilterra per gli Europei. Però nel calcio bisogna andare per gradi e imparare che non si può andare troppo in là con i pensieri. Ogni partita è un’opportunità per migliorare e mettersi in mostra”.

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