Boniek a Milik: “Se non gioca è dura per gli Europei, ma si ricordi cosa ha fatto il Napoli”

Il presidente della federcalcio polacca Boniek ha commentato il match di ieri con l’Italia, la vicenda Juve-Napoli e la situazione Milik

Tra Polonia e Italia finisce 0-0. Un pareggio che sostanzialmente rinvia ogni tipo di verdetto per gli Azzurri, che ora possono puntare i tre punti nelle prossime partite contro Olanda (anche lei a reti inviolate con la Bosnia) e di nuovo Polonia per chiudere il discorso primo posto. “Sapevamo che l’Italia era tra le più in forma d’Europa, il pareggio è giusto ma gli Azzurri sono forti, hanno una rosa ampia”, le parole di Zibi Boniek.

Calciomercato Napoli Milik
Arkadiusz Milik (Getty Images)

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Boniek avverte Milik, poi su Juventus-Napoli: “Una barzelletta”

L’ex calciatore di Roma e Juventus, ora presidente della federcalcio polacca, ha parlato a ‘Radio Anch’io Lo Sport’ anche della situazione Milik: “Spero possa trovare una soluzione col Napoli. Lui ha giocato bene con noi, è in forma ma io non posso inserirmi in certe cose. Spero che possa iniziare a giocare magari da gennaio altrimenti ci sono gli Europei e diventa un problema. Litigare non serve mai a nessuno nella vita, credo che Arek debba ricordarsi che negli ultimi anni il Napoli gli è stato vicino durante gli infortuni, questa è solo una questione di soldi come sempre”.

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Poi sulla vicenda Juventus-Napoli: “Mi ha colpito che il Napoli non sia partito e che la Juventus fosse in campo. Sembrava una barzelletta. Bisognava decidere prima. Credo che sia necessario prepararsi al rinvio delle partite: come si può giocare se spuntano delle positività a ridosso del match?”. Un pensiero anche sul nuovo corso bianconero con Pirlo: “Chiunque può fare l’allenatore della Juventus. Sarri ha vinto la scudetto anche se è stato allontanato. Poi per la Champions League è più difficile. A me Andrea piace molto perché è tranquillo e riflessivo. In campo era molto intelligente e se riesce a fare lo stesso con i calciatori può fare bene”. Un po’ di amarezza per la decisione di non assegnare il Pallone d’Oro, con Lewandowski favorito numero uno: “Forse ai francesi non piaceva dare un premio ai polacchi…”

 

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