Recovery Plan, Conte annuncia il piano dell’Italia: “Una rivoluzione culturale”

Il Premier Giuseppe Conte ha pubblicato su Facebook il piano dell’Italia per la ripresa economica in vista del Recovery Plan che annuncerà la Commissione europea

Sono giorni importanti in Europa. Quando molti paesi stanno uscendo lentamente dai momenti più difficili dell’emergenza Coronavirus, la Commissione europea si appresta ad annunciare la sua proposta di Recovery Plan. Così, il Premier italiano Giuseppe Conte ha pubblicato sui social il piano del Governo nostrano: “Questo è il momento per alzare la testa e volgere il nostro sguardo al futuro. Abbracciando questa prospettiva, con coraggio e visione, trasformeremo questa crisi in opportunità. Ci sono alcune azioni fondamentali per recuperare il divario di crescita economica e produttività, nei confronti degli altri Paesi europei”. Clicca qui per ulteriori aggiornamenti.

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Recovery Plan, annuncio di Conte sul piano dell’Italia

Conte
Giuseppe Conte (Getty Images)

Sono sette i punti principali affrontati dal Presidente del Consiglio. Il primo riguarda il digital divide: “Siamo al lavoro per la modernizzazione del Paese. Introdurremo incentivi alla digitalizzazione, ai pagamenti elettronici e all’innovazione – afferma Conte – Dobbiamo trarre il positivo di questa esperienza e varare un complessivo piano che ci aiuti a colmare il divario digitale facendo in modo che l’accesso alle nuove tecnologie sia alla portata di tutte le comunità territoriali e di tutte le tasche”.

Il secondo punto riguarda le imprese: “Dobbiamo moltiplicare gli strumenti utili a rafforzare la capitalizzazione e il consolidamento delle imprese. Dobbiamo favorire le innovazioni da parte delle start up e rilanciare misure già introdotte con successo come ACE e Impresa 4.0, rendendole strutturali”.

Il terzo concerne la burocrazia: “Occorrono una decisa azione di rilancio degli investimenti pubblici e privati e una drastica riduzione della burocrazia. Le opere pubbliche vanno sbloccate anche per mezzo di un intervento normativo a carattere temporaneo, su cui il governo sta già lavorando. Avremo cura di salvaguardare i presidi di legalità e i controlli, per contrastare gli appetiti delle organizzazioni criminali, ma dovremo accelerare le procedure e gli iter autorizzativi. Introdurremo misure che valgano a realizzare una rivoluzione culturale nella pubblica amministrazione”.

Il quarto è incentrato verso l’economia sostenibile: “La transizione energetica rimane una priorità italiana ed europea: forse troveremo un vaccino per il virus ma sicuramente non ce n’è uno per il cambiamento climatico”.

Il quinto tratta il mondo della scuola: “Dobbiamo puntare su un grande investimento per il diritto allo studio e per l’innovazione dell’offerta formativa, affinché l’Italia sia tra i primi posti in Europa per giovani con titoli di studio universitario”.

Il sesto affronta il tema della giustizia: “È necessario abbreviare i tempi della giustizia penale e della giustizia civile. Possiamo migliorare il diritto societario introducendo modelli di governance più snelli ed efficienti”.

L’ultimo, invece, è rivolto al fisco: “Introdurremo una seria riforma fiscale. Non possiamo più permetterci un fisco iniquo e inefficiente. L’attuale disciplina fiscale è un dedalo inestricabile. Dobbiamo fare pulizia, distinguendo i debiti recuperabili da quelli che non lo sono e rendere più trasparente la giustizia tributaria”.

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