Gastaldello, capitano del Brescia, ha detto la sua sul ritorno della Serie A e ha chiamato in causa Cristiano Ronaldo
Daniele Gastaldello è contro il ritorno della Serie A. Con parole chiare, il capitano del Brescia ha espresso stamane il suo pensiero: “Finire questo campionato è una forzatura per me, si va contro a rischi di contagio. Giocando dodici partite in tempi così ristretti si rischia. Ho letto che vogliono farci giocare anche alle 16,30, per me è una cosa abbastanza scandalosa. Non è fattibile – spiega a ‘Radio anch’io Sport’ – Magari nel resto d’Italia non si percepisce ciò che è successo in Lombardia, è morta tanta gente, incontro gente che mi chiede perché iniziamo a giocare, non ci rendiamo conto di quello che è successo. Qui è morta molta gente. Tutto deve ripartire, ma questo campionato secondo me riparte in maniera molto forzata. Non è calcio!”. Clicca qui per ulteriori aggiornamenti.
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Serie A, dai playoff a Cristiano Ronaldo: parla Gastaldello
Gastaldello ha proseguito la sua analisi: “Non sono d’accordo neanche con i playoff, si va a modificare un regolamento a campionato in corso. Si rischia di rovinarne due di campionati. Noi non siamo macchine ma esseri umani, ci chiedono in meno di un mese di prepararci per giocare 12 partite. Sul protocollo non hanno chiesto nulla ai giocatori. Non è giusto, siamo una parte fondamentale del mondo del calcio”.
STIPENDI – “Visto che l’opinione pubblica parla tanto di giocatori privilegiati, ricordo a tutti quanti che ci sono giocatori di Serie A che magari guadagnano tanti soldi, ma nelle categorie inferiori guadagnano stipendi al minimo federale e anche questi sono calciatori e devono essere pagati. Non è per il fatto che Cristiano Ronaldo possa guadagnare tanti soldi che tutti sono uguali a Cristiano Ronaldo”.
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