L’amministratore delegato rossonero ha parlato durante l’assemblea degli azionisti
MILAN GAZIDIS MALDINI HIGUAIN / Giornata di assemblea dei soci per il Milan con l'amministratore delegato Ivan Gazidis che risponde ad alcune domande dei piccoli azionisti e coglie l'occasione anche per replicare a Maldini che nei giorni scorsi aveva parlato della necessità di inserire anche calciatori di esperienza nella squadra: “L'idea di ringiovanire la squadra è condivisa, come è condivisa l'idea che nessuna squadra giovane ha vinto campionato o Champions League. Per farlo serve l'inserimento di calciatori di esperienza”. Frasi che potrebbero anticipare un addio a fine stagione.
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Ragionamento al quale Gazidis risponde: “Bisogna migliorare la squadra e tenere sotto controllo i costi, abbiamo una strategia chiara: investire nei giovani, come Bennacer, Leao, Piatek e Hernandez. Questo non significa che non investiremo nei leader di esperienza come con Higuain e lo faremo di nuovo se ci sarà l'occasione giusta. Maldini e Boban stanno facendo un ottimo lavoro, ma ci vorrà tempo. Se bruceremo soldi in giocatori in declino non solo avremo problemi dal punto di vista finanziario ma anche tecnico“.
Milan, tra mercato e stadio: il discorso integrale di Gazidis in Assemblea
“Ho preparato un discorso in italiano ma quello che vi voglio dire mi viene dal cuore e preferisco dirlo in inglese. Sono un privilegiato e farò tutto quello che posso per far si che questo club possa tornare sulla strada giusta. Succederà lavorando insieme soprattutto nei momenti difficili.
La visione di Elliott è quella di riportare il Milan al vertice senza metterci 10/15 anni. So che manca ancora tanta strada da fare, ci vorrà tempo, sarà difficile e noi dobbiamo cambiare atteggiamento. Abbiamo una proprietà che vuole farlo perchè le tempistiche non sono irraggiungibili. Per questo motivo sono entrato nel club perchè questa è una sfida bella, unica, nel calcio mondiale. Ci credo e vedo come un'occasione incredibile nella mia vita. Credo nella forza di questo club e nel suo significato. Il Milan moderno, costruito sotto Berlusconi e Galliani, mi hanno trasmesso una grande eredità. Abbiamo più di 400 mln di fan in tutto il mondo, il nostro nome è ancora rispettato in tutto il mondo. Malgrado le perdite, ereditate, il club ha una forza finanziaria strutturata. Siamo riusciti ad investire 135 mln, cifra tra le più alte in Europa, enorme per questo club. Abbiamo preso persone che amano il club per ampliare le visione calcistica, e tutti lavorano per migliorare. Vogliamo di più e l'inizio è stato deludente in questa stagione, mister Pioli avrà tutto il nostro sostegno. E' stato doloroso rimanere fuori dall'Europa, ma bisogna migliorare la squadra e tenere sotto controllo i costi. Abbiamo una strategia chiara: investire nei giovani. Come per esempio Bennacer, Leao, Piatek e Theo Hernandez. Non significa che non investiremo nei leader di esperienza come con Higuain e lo faremo di nuovo se ci sarà l'occasione giusta. Maldini e Boban stanno facendo un ottimo lavoro, ma ci vorrà tempo. Se bruceremo soldi in giocatori in declino non solo avremo problemi dal punto di vista finanziario ma anche tecnico. Ci vorrà del tempo per l’aumento di ricavi, non si può fare da un momento all’altro. Il nostro focus è quello di garantire sponsorizzazione totale ma ci vuole tempo. Il lavoro è affidato a un manager di esperienza. Abbiamo investito nelle infrastrutture e vogliamo ulteriormente investire sullo stadio per permettere al Milan di crescere. Stiamo investendo nel digital, come la nostra nuova app, che sono investimenti richiesti per restare in linea con gli altri club. Elliott vuole investire, il progetto per San Siro per dare a Milano e al Milan lo stadio più bello del mondo, è di 1,2 MLD. So che c’è scetticismo e paura, se i risultati deludono le perplessità aumentano ma l’impegno di Elliott è costante e incrollabile. Non ho mai parlato di giocatori individuali e il motivo per cui io non lo faccio è perchè il mondo del calcio è pieno di polemiche. Preferisco parlare della direzione generale e il motivo per cui generiamo perdite è causato dall’alto monte ingaggi dei giocatori. Dobbiamo riportare sotto controllo il monte ingaggio”.
“Noi sappiamo che ci aspetta una strada piena di ostacoli. Tutti lavoriamo verso un unico obiettivo, i media trovano polemiche e indiscrezioni false. Ogni stagione c’è urgenza nel calcio, vogliamo vincere e vogliamo catturare nuovamente l’atteggiamento del vincitore. Non so preventivare una tempistica. Ragionare sul momento sarebbe meglio per me, Maldini e Boban ma non per il Milan, sarebbe irresponsabile perchè l Club ha bisogno di essere posto in condizione più sane per essere al pari con le big del calcio. Ingaggio dei giocatori esperti già a gennaio? Teniamo sotto controllo il mercato esaminando opzioni in linea con la nostra situazione finanziaria. Gennaio non è un mese di grande attività ma a volte si rende necessario intervenire. La prossima partita è sempre quella più importante, indipendentemente dall’avversaria”.




















