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Juventus, de Ligt: “Avevo scelto da tempo, qui anche per Sarri”

Il difensore olandese parla in conferenza stampa

DIRETTA JUVENTUS DE LIGT CONFERENZA STAMPA / Matthijs de Ligt si presenta ai tifosi della Juventus. Dopo l'ufficializzazione del suo arrivo dall'Ajax, arrivata nella mattinata di ieri, il difensore olandese stamane risponde alle domande dei giornalisti nella sala Stampa dello 'Stadium'. Calciomercato.it, presente con i suoi inviati a Torino, ha seguito in diretta le dichiarazioni del calciatore.

ESPERIENZA – “Nell'Ajax ho giocato molte partite, per la mia età ho molta esperienza ma ho tanto da imparare da giocatori più esperti”.

SENSAZIONI – “E' un grande passo, la prima volta fuori dal mio paese. Mi devo abituare ma è un grande onore. Spero di poter ricambiare l'entusiasmo”.

CRISTIANO RONALDO – “Quando ho parlato con lui stavo cercando di capire cosa fare. Avevo già un'idea ma aspettavo prima di finire la stagione e riposarmi un po'. Ero abbastanza sicuro che sarei andato alla Juventus, parlare con lui è stato un grande onore e un grande complimento ma non ha fatto la differenza”.

SERENITA' – “So che ci sono grandi aspettative su di me ma sono sempre tranquillo. Devo adattarmi a una nuova cultura sportiva, spero di poter dare il meglio. La pressione nel calcio è normale, anche per quanto sono stato pagato. Per essere un buon calciatore si deve essere in grado di gestire le attese, vedremo sul campo cosa saprò dimostrare, non lo vivo come un problema”.

SARRI – “Ci ho parlato brevemente al telefono, giusto per iniziare a conoscerci. E' uno dei motivi per cui volevo venire qui, ho sentito parlare molto di lui e di come prepara la squadra e la fase difensiva”.

MAGLIA JUVENTUS – “Avevo 7 anni, all'epoca ammiravo molto Cannavaro che aveva vinto il Mondiale e il Pallone d'Oro, ero un suo grande fan. Ho sempre avuto un grande feeling con la Juve, è un grande club e l'ho ammirata fin da giovane”.

CHAMPIONS LEAGUE – “Proveremo a vincere tutto nelle quattro competizioni in cui siamo impegnati, la mentalità che c'è qui è questa”.

BARCELLONA E PSG – “Come ho detto, la mia scelta è stata un processo lungo. L'Italia è un paese in cui c'è una grande tradizione difensiva, accettare ha significato una grande sfida. Sono orgoglioso di essere qui, il feeling ha fatto la differenza”.

ATTACCANTI – “Gli attaccanti della Juventus hanno caratteristiche diverse ma sono tutti molto forti. Ma anche altre squadre hanno giocatori molto bravi, ognuno ha le sue peculiarità”.

POTENZIALITA' – “In Italia il concetto di marcatura e di difesa è diverso rispetto a quello che c'è in Olanda, io posso insegnare molto ma anche imparare moltissimo. I complimenti che sto ricevendo mi fanno piacere, ho grandi margini di miglioramento. Per me quello che è conta è lavorare duramente giorno per giorno e fare sempre meglio”.

NUMERO 4 – “E' un numero molto importante per me, qui era libero e spero di poter raccogliere al meglio l'eredità dei passati numeri 4 bianconeri”.

DIFFERENZE – “All'Ajax c'erano molti giovani, qui la leadership è detenuta da giocatori molto più anziani ed esperti. E' una grande occasione imparare da giocatori come Buffon, Chiellini, Ronaldo“.

OBIETTIVI – “La cosa più importante è adattarmi a tutte le novità, ovviamente voglio giocare il più possibile, migliorare. Vedremo come andrà”.

 

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