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Roma, Petrachi: “Noi miglior soluzione per Higuain”. Poi ‘punge’ Zaniolo

Il leccese si presenta come nuovo ds giallorosso

ROMA CONFERENZA STAMPA PETRACHI / Alle 16, in quel di Trigoria, è avvenuta la presentazione di Gianluca Petrachi nelle vesti di nuovo direttore sportivo giallorosso. La conferenza stampa, in cui verrà ovviamente toccato l'argomento mercato, è stata seguita in diretta testuale dalla redazione di Calciomercato.it.

Siamo molto contenti di presentare Petrachi come nostro direttore sportivo – ha esordito il CEO giallorosso Fienga – E' stato un corteggiamento breve, anche se abbastanza intenso e finalmente Gianluca può essere operativo per noi. Ho avuto modo in questo breve tempo per lavorare e confrontarmi con lui, debbo dire che i primi giorni sono stati incoraggianti per l'immediata intesa che ha avuto con tutti”.

PETRACHI

“Sono molto felice di essere arrivato qui alla Roma, per me è un onore. Credo che qualsiasi mio collega ambisca ad arrivare in una società così prestigiosa. Voglio ringraziare tutto il popolo granata che mi ha sostenuto in questi dieci anni di lavoro, non l'ho fatto prima per varie ragioni ma ora ci tenevo a farlo dato che da oggi parte per me una nuova sfida”.

PRIME IMPRESSIONI – “Il Centro sportivo di Trigoria lo conoscevo già, una delle mie primissime trattative la feci qui, Cerci quando ero ds al Pisa… Adesso si sta rifacendo il look ed è ancora più bello. Trigoria dà la parvenza dell'importanza di questa società”.

FONSECA – “Sono stato molto colpito da lui, l'ho seguito negli ultimi anni perché c'era un giocatore dello Shakhtar che volevo portare al Torino. Nelle partite che ho visto ho potuto apprezzare il suo calcio, la sua mentalità. Squadra corta, aggressiva… Se lo avessi avuto da allenatore, avrei avuto una carriera da giocatore migliore. Non è un integralista, mi ha stregato la sua determinazione. Sono convinto che potrà dare una identità ben precisa”.

STRATEGIE DI MERCATO – “Come alzare l'asticella? Bisogna essere realisti, oggi la Roma è all'anno zero. E' una squadra che deve ripartire con dei valori e dei principi, con la consapevolezza di dover prendere giocatori con voglia. Non vogliamo elementi con la pancia piena, che pensano solo ai soldi… Per alzare il livello ci vuole quindi prima questo. Leggo di tutti questi pseudo-rifiuti, non siamo una succursale, chi vuole venire qui deve farlo con entusiasmo. L'anno scorso si è visto poco senso di appartenza, di – appunto – entusiasmo. Spinazzola un esempio, è venuto qui lasciando la Juventus, mica il Poggibonsi”.

MANOLAS – Sua cessione figlia di decisione di andar via. A Raiola però ho detto che sarebbe andato via con pagamento clausola, poi il Napoli ha fatto una proposta importante ed è andato lo stesso. Diawara viene con tante motivazioni, ieri mi ha chiamato dicendomi che è disposto a rinunciare alle vacanze pur di raggiungere la squadra”.

HIGUAIN – “Chi discute Higuain è un pazzo, potrebbe farci comodo se Dzeko andasse via. Qualora dovesse aprirsi qualcosa con la Juve e lui stesso, però, dovrà essere lui stesso a credere nel nostro progetto. Saranno sicuramente fatte delle valutazioni a 360 gradi, credo che per ritrovarsi non possa trovare migliore soluzione della Roma. Qui potrebbe seguire le orme di Batistuta, che ha lasciato un ricordo indelebile. Oggi però voglio pensare che Dzeko sia un giocatore della Roma, che lui in ritiro possa capire che qui l'aria sta cambiando… Qualora dovesse andar via, tuttavia, l'Inter ci deve pagare bene il calciatore altrimenti non parte”.

BARELLA – “Sono state dette tante inesattezze. Prima del mio arrivo il suo procuratore ha parlato spesso, anche di cifre, con la Roma. Dopo l'addio di Monchi la cosa è un po' sfumata, si è inserita l'Inter che ha fatto la sua proposta sia al Cagliari che al calciatore che è stato chiamato da Conte, uno molto bravo a motivare i calciatori. Lui vuole forse giocare la Champions, però io personalmente non ho mai cercato Barella. E' stato il Cagliari a cercare la Roma, ci ha detto che l'Inter stava tracheggiando e noi – siccome si dice tentar non nuoce – ci abbiamo provato. Loro vorrebbero darlo a noi, ma Barella ha scelto l'Inter. Oggi è quindi un capitolo chiuso che può riaprirsi solo se dovesse ripensarci lui”.

BALDINI – “Sono stato contattato da Franco Baldini, che rimane evidentemente un consulente di Pallotta. Ha parlato anche con altri, credo che abbia stima di me se mi ha inserito nella sua lista. Con lui e Pallotta, però, sono stato chiaro: io non transigo su un discorso di scelte, sono condivise sotto l'aspetto economico ma sul piano tecnico e della valutazione del calciatore sono soltanto io a prendermi le responsabilità. Con Cairo, al di là delle ultime discrepanze, non mi è stato mai imposto nulla. Dunque ripeto, non sarà Baldini a condizionarmi o a dirmi cosa dobbiamo fare. Lui può essere sicuramente una risorsa”.

ZANIOLO – “Ha avuto un exploit importante, poi un finale sotto le sue possibilità. Come tutti gli altri calciatori, tutti quelli che dovranno parlare di rinnovo sarannno visti successivamente – ha detto Petrachi confermando la notizia di Calciomercato.it – Il contratto già ce l'ha, ma di sicuro c'è la volontà di accontentarlo. Qui però si mitizza subito ogni calciatore, lui deve fare ancora tanta strada pur avendo le qualità per diventare un top. Deve rimanere coi piedi per terra, perché alla sua età si fa presto a smarrire l'umilità. Ora ancora non ha fatto nulla”.

OBIETTIVI – “L'ambizione fa parte della mia vita, tanti colleghi mi hanno detto chi te lo fa fare di andare alla Roma… Io ho risposto che venire qui e lasciare il segno vale il prezzo di una vita. Cercherò in tutti i modi di ottenere qualcosa di importante, oggi però non dire che vincerò sicuramente ma sicuramente che possiamo costruire qualcosa di vincente”.

NESSUNA NOTIZIA – “Non farò preferenze a nessun giornalista, nessun indizio o suggerimento. Quando sono stato scelto dalla Roma mi sono arrivati duecento messaggi a cui ho risposto in maniera identica”.

CONTE – “Antonio è uno che vuol vincere immediatamente, oggi è entrato in una dimensione tale che anche arrivare secondo è una sconfitta. Ha visto l'Inter come una squadra capace subito e in prospettiva di vincere. Sicuramente qualche piccola ragione ce l'avrà, magari sul fatto che la Roma deve ricostruire un po' i perni per le prossime stagioni. Io gli ho detto che vincere qui però equivale a vincere 10 scudetti alla Juve, però non sono stato lì a pregarlo o altro. Ma lui non guarda in faccia a nessuno quando si tratta di lavoro, nemmeno ai parenti più stretti. Mi è dispiaciuto che non sia venuto qui da noi, ma allo stesso tempo credo che Fonseca possa rivelarsi una grande sorpresa. Ho molta fiducia in lui”.

TOTTI – “Mi è dispiaciuto per il suo addio perché lui è un simbolo. Mi sarebbe piaciuto averlo accanto, è un bravo ragazzo anche se da avversario ti faceva rosicare…”.

STROOTMAN – “In questo momento del mercato si fanno tante ipotesi, diciamo che c'è stata un'idea ma è una cosa molto remota”.

DE ROSSI – “Mi dispiace che sia andato via, magari fra qualche anno lo ritroveremo allenatore della Roma”.

ICARDI – “Se può essere un obiettivo della Roma? E' un ottimo attaccante, forte, ha le sue problematiche all'Inter ma non so cosa potrà accadere. Non rispondo a queste situazioni, mi ritengo molto omertoso per quanto riguarda le cose di calciomercato”.

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