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Milan-Lazio, Leonardo all’attacco: “Partita da sospendere! E Salvini…”

Il Dt rossonero alza la voce dopo gli episodi della semifinale di Coppa Italia

MILAN LAZIO LEONARDO / È bufera razzismo dopo il ritorno della semifinale di Coppa Italia tra Milan e Lazio. Gli episodi di 'San Siro' con Kessie e Bakayoko insultati, che hanno fatto seguito allo striscione shock degli ultrà laziali, ha scatenato la dura reazione del Milan che dopo il comunicato ufficiale diramato nella giornata di ieri alza la voce tramite il direttore tecnico Leonardo, intervenuto a 'La Gazzetta dello Sport': “Dopo gli insulti razzisti a Kessie e Bakayoko di mercoledì non ho visto la stessa reattività e intransigenza che c'era stata per il caso della maglia di Acerbi esposta in campionato – esordisce il dirigente rossonero -. Giorgetti e Gravina, dove sono finiti? Il vicepresidente del Consiglio, Salvini, che se l’è cavata anche lui con un commento molto generico, ha usato la parola 'vergogna' solo per il gioco del Milan. E invece bisogna spendere la vergogna per episodi molto più gravi”.

Quindi Leonardo aggiunge: “Alla vigilia avevamo allertato tutte le componenti per condividere l'allerta, alla luce anche dei fatti della partita di campionato. […] C'erano almeno mille motivi per sospendere la partita. I cori erano ben udibili da tutti. […] Doveva decidere Mazzoleni (l'arbitro, ndr). Penso però che gli arbitri dovrebbero essere tutelati e aiutati di più dalle istituzioni per non essere lasciati soli in momenti del genere”.

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