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Juventus-Napoli, Chiellini: “Folle chi mette in dubbio i 13 punti. Domenica prova di forza”

Il capitano bianconero ai microfoni di Sky Sport: “Insigne cresciuto tantissimo, stima per Hamsik”

JUVENTUS NAPOLI CHIELLINI / Il capitano della Juventus Giorgio Chiellini ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di 'Sky Sport' in vista della sfida di domenica prossima col Napoli, al San Paolo, per la quale Cristiano Ronaldo dovrebbe essere disponibile. Il difensore bianconero ha analizzato il momento del gruppo juventino e quello dei suoi avversari: “Nella testa e nelle gambe c’era qualche scoria, le trasferte di Champions le paghi sempre. Avevamo un’altra trasferta e sapevamo non fosse facile, parlando con i compagni ci siamo detti che l’importante era dare solidità e ci siamo riusciti. Non siamo stati spumeggianti, certo, ma è arrivata la vittoria e abbiamo scavallato dopo una sconfitta pesante. Abbiamo avuto due giorni per riposare e domenica ci aspetta una grande partita contro una squadra che negli ultimi anni ci ha fatto soffrire. All’Atletico ci penseremo con calma, non deve diventare un pensiero opprimente. Restiamo su domenica: gli azzurri vorranno dimostrare di essere al nostro livello e noi vogliamo chiudere il campionato e dimostrare che il distacco è meritato. Con tutto il rispetto, un gap tra le due squadre c’è. Mi aspetto una gara più aperta rispetto a quelle del passato”.

SAN PAOLO – “A Napoli ho vinto poche volte, ma è una squadra che mi ha sempre portato bene. Segnai nell’anno in cui facemmo 1-1, a marzo 2013, li tenemmo a distanza e poi loro persero a Verona col Chievo e incrementammo il vantaggio. L’anno scorso in tanti ci fecero il funerale troppo in anticipo, ma vincemmo una gara importante, magari brutta, e ci avvicinammo ai partenopei che erano a +4 in quel momento. Non è mai semplice vincere gare del genere, da tripla, in uno stadio che spinge tanto”.

BBC – “Abbiamo sfruttato al massimo le nostre caratteristiche esaltando noi stessi e aiutando la squadra. C’è un’alchimia speciale, sono felice che Andrea sia rientrato in gruppo e convinto che in questi tre mesi ci darà una grande mano. Può essere utile in campo sia all’inizio che a gara in corso, difensori forti come lui ne ho visti pochi”.

HAMSIK – “Per Marek ho tanta stima, come me ha vissuto una vita con solo un colore addosso, dopo il Brescia è andato al Napoli e ha fatto la storia, battendo tutti i record possibili. Ora ha fatto una scelta importante, che magari a gennaio non mi aspettavo, ma quando capitano queste cose devi anche avere coraggio di prendere una decisione anche a metà stagione, va accettato e rispettato. Ancelotti sa affrontare le situazioni e sa gestire al meglio l’ambiente, è un allenatore che ho sempre stimato molto per la sua filosofia e il suo approccio alla vita. Sta raccogliendo i suoi frutti anche a Napoli, dopo gli anni di Sarri non era facile farsi amare. È riuscito a cambiare l’identità della squadra facendo sentire tutti importanti, lanciando giocatori come Fabian, Malcuit, Milik… Se c’è questo gap enorme è merito nostro, ma non dobbiamo pensare che sia finita. Chiaro che, vincendo domenica, il ko sarebbe quasi definitivo”.

SFIDA AL NAPOLI -“Per l’approccio sarà un banco di prova importante in vista dell’Atletico, abbiamo bisogno di un’ottima prestazione e la squadra tirerà fuori qualcosa di importante. Il risultato dipenderà dagli episodi, avremo di fronte una squadra con qualità in tutti i reparti. In porta hanno Meret che sta facendo molto bene. È folle chi dice che i 13 punti di vantaggio non sono giusti, ma anche io non mi aspettavo di averne così tanti. Paradossalmente, abbiamo perso punti in gare abbastanza abbordabili con Genoa e Parma, ma abbiamo fatto un percorso straordinario in altre gare. Questa gara esula un po’ dal campionato, sarà una dimostrazione di forza per entrambe le squadre: loro vogliono dimostrare di essere alla nostra altezza, noi vogliamo uno slancio verso il ritorno con l’Atletico”.

FASCIA – “La responsabilità è quotidiana, nei momenti di difficoltà serve un piccolo d’attenzione in più, ma ogni squadra ha tanti capitani. Sono solo un ingranaggio di questo gruppo, ognuno porta con sé la sua energia. Non avrò mai il carattere di Gigi o quello di Buffon: ognuno ha il suo modo di essere, ma l’importante è portare il proprio messaggio. Questa squadra ha un gruppo molto unito”.

INSIGNE – “Con Lorenzo c’è un bel rapporto, a prescindere da quanto accade in campo, ed è anche normale che durante un Napoli-Juve ci sia rivalità. In Nazionale siamo bravi a mettere tutto da parte, e devo ammettere che lui è cresciuto molto. Oltre tecnicamente, è diventato molto più di squadra, più di squadra, più completo, rispetto al primo Insigne arrivato in Nazionale nel 2013. Il futuro è suo, di Verratti e dei giovani: servirà del tempo, ma credo stiamo bruciando anche le tappe, abbiamo un bel gruppo che sta venendo fuori. Speriamo tra qualche anno di fare il tifo per loro e di tornare a gioire per i successi dell’Italia”.

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