L’ex tecnico nerazzurro spiega anche come è maturato il suo addio
INTER MANCINI / Non sono certo dolci le parole che Roberto Mancini rivolge ai dirigenti dell'Inter. L'ex tecnico nerazzurro, intervenuto a 'Sky Sport 24', ha raccontato il perché del suo addio e si è soffermato anche sul momento della squadra, accendendo le news Inter con le sue parole: “Credo che l'Inter sia un'ottima squadra con ottimi giocatori. Non so se ha anche ottimi dirigenti. Dobbiamo vedere di chi parliamo: alle volte nel caos societario i dirigenti devono adattarsi”.
Proprio quel caos che lo ha portato lontano dall'Inter, quando era ancora in pieno svolgimento il calciomercato estivo: “Gli allenatori pagano per primi se le cose vanno male, ma la squadra devo farla io. Non può essere fatta da chi sta dall'altra parte del mondo e non c'entra nulla con il club. La squadra la faccio io e se non va bene, pagato io. Non mi sono sentito maltrattato perché è stata una mia decisione. Ero nel mezzo del caos che c'è stato tra luglio e agosto, ma non ho deciso a cuor leggero. Mi è dispiaciuto, avrei voluto vincere di nuovo ma serve tempo. Quando si pensa di aver fatto il peggior risultato del mondo, è lì che si mettono le basi per vincere”.
Inter, Mancini e il caos estivo: “I dirigenti devono adattarsi”
Non è la prima volta che l'ex allenatore non risparmia stoccate alla società nerazzurra. Nei giorni scorsi Mancini aveva parlato di un'Inter da scudetto, se avesse seguito le sue indicazioni: “Con un mercato differente, la squadra avrebbe potuto lottare per lo Scudetto. Adesso il massimo può essere il terzo posto, anche se Roma e Napoli rimangono più attrezzate”. Sogno Champions ora svanito con l'inatteso doppio ko contro Sampdoria e Crotone che ha spinto i nerazzurri dietro al Milan in classifica, al settimo posto.
B.D.S.
