Dito puntato nei confronti della squadra e del tecnico croato dopo la partita contro il Verona
Uno sfogo duro contro le telecamere. Igor Tudor non le ha mandate a dire: nel mirino le decisioni dell’arbitro Rapuano. Al centro non solo il rigore assegnato al Verona dopo la revisione al Var, ma anche il mancato cartellino rosso ad Orban, per altro autore del gol, per una gomitata a Gatti, sanzionata con il giallo.

Episodi appunto che non sono piaciuti ad Igor Tudor, che ha puntato il dito contro il direttore di gara. Le parole del tecnico croato però sono state criticate da alcuni addetti ai lavori. Tra loro Giovanni Albanese, giornalista de ‘La Gazzetta dello Sport’, che sul proprio profilo X ha puntato il dito contro la prestazione dei bianconeri, che al di là delle decisioni del direttore di gara, non ha certamente offerto una prova brillante. Forse figlia delle difficoltà subite negli ultimi due confronti contro Inter e Borussia Dortmund, dove la squadra ha certamente speso numerose energie fisiche, ma anche mentali.
“Parlare di errori arbitrali è da perdenti”: dito puntato contro Tudor
Una squadra che il giornalista ha definito “presuntuosa” quella scesa in campo al Bentegodi. Una Juve che ha offerto una prestazione non all’altezza.

“Parlare soltanto di errori arbitrali dopo questo Verona-Juventus è da perdenti. Bisognerebbe piuttosto prendere coscienza della presunzione che c’è stata nell’approcciare questa partita: Juventus più fortunata che brava a Verona, molto meglio l’Hellas. Errori arbitrali (netti) a parte”. Una netta critica dunque nei confronti dell’allenatore croato e della squadra, rea di essere entrata in campo presuntuosa e di aver approcciato male la sfida che è costata il primo pareggio in campionato. Per Albanese, dunque, vietato cercare alibi.




















