Momento difficile per il Milan e soprattutto per Massimiliano Allegri: annuncio pazzesco sulle dimissioni del tecnico rossonero
Dopo il ko contro la Cremonese il Milan è pronto a tuffarsi nell’insidiosa trasfera al Via del Mare, contro il Lecce di Eusebio Di Francesco. Nel mentre a tenere alta la tensione è il calciomercato e le scelte che i vertici di Via Aldo Rossi stanno portando avanti.

Con Nkunku che sembra ormai in dirittura d’arrivo dal Chelsea e dopo aver visto sfumare la pista Harder, il Milan è chiamato a fare un ultimissimo sforzo per rinforzare una rosa che di lacune ne ha mostrate in queste ultime settimane. Lo sa benissimo Massimiliano Allegri.
Il tecnico toscano è parso in difficoltà all’esordio a San Siro contro i grigiorossi: una panchina corta, niente Leao in campo e l’attacco che mostra limiti preoccupanti. Ecco perché l’annuncio sulle possibili dimissioni di Allegri ha sconvolto il mondo Milan.
Milan, Allegri subito via: “Non ha potere”
Nel suo ultimo intervento il giornalista Alfredo Pedullà ha parlato di mercato e in particolar modo di Milan, focalizzandosi sulla situazione delicata che circonda Massimiliano Allegri. Dopo le ultime vicende e le scelte fatte dai piani alti per i rinforzi rossoneri, il giornalista non ci sta.

“Quando parliamo di Rabiot, di Vlahovic, parliamo di quelle che sono le richieste dell’allenatore ma che non sono compatibili con quelle che sono le idee della società che sono diverse. Se il Milan avesse voluto Vlahovic lo avrebbe preso. Se il Milan ha un budget di 30-35 milioni, Vlahovic lo prende a 20. Il problema del contratto non esiste. Vlahovic ha sempre parlato con Allegri ma al 28 agosto si è stancato”. Pedullà ha continuato parlando di decisioni di mercato che, evidentemente, vedono tagliato fuori proprio l’allenatore. “Il Milan fa il mercato a prescindere dall’allenatore e del direttore sportivo. Allegri non decide, se incassi altri 25 milioni per Chukwueze, con l’Atalanta che ha offerto altri 25 per Musah. Ne hai incassati 70 per Reijnders e 40 per Thiaw”.
Il riferimento, poi, è a Vlahovic e ai vertici rossoneri che non sembrano voler accontentare il tecnico di Livorno nonostante la disponibilità economica per arrivare alla firma del serbo in uscita dalla Juventus. In seguito la stoccata che, evidentemente, non lascia scampo all’allenatore del Milan: “Per me un allenatore che subisce queste cose deve dimettersi, lo dico con grande stima nei riguardi di Allegri per la sua carriera prestigiosa che ha fatto e negli ultimi anni non mi ha trovato d’accordo”.
Pedullà conclude: “Come puoi accettare una roba del genere? Dico una cosa forte, molto personale. Ma se io sono allenatore e vedo quattro profili di attaccanti diversi e parlo col direttore sportivo e mi portano cose diverse, io non posso più starci. Alla fine non sto offendendo nessuno, sto dicendo la mia. Il conto lo presenteranno a lui. Non al comitato. Non può essere questo il Milan”.




















